Il Teatro Romano torna ai livelli di presenze pre-Covid, come nel 2018 e 2019. Questa mattina è stato presentato dall’assessora Marta Ugolini il bilancio dell’estate teatrale che si chiude con oltre 44 mila spettatori (per l’esattezza 44.226) in meno di 3 mesi. Da Shakespeare, nucleo centrale del Festival, al teatro antico, dal jazz ai cantautori alle sonorità internazionali, dalla danza classica a quella inclusiva, fino al circo acrobatico. Una proposta a 360 gradi che ha accontentato tutti, appassionati e cultori ma anche famiglie e giovani, turisti stranieri e italiani da tutta la penisola. Un Festival che è sempre più conosciuto anche fuori dalle mura cittadine.
A farla da padrone il Teatro Romano, con quasi 35 mila spettatori totali per 35 serate di teatro, musica e danza. Praticamente una media di circa mille presenze per ogni data (erano 866 nel 2022), oltre cento spettatori in più a serata rispetto all’anno scorso. Da “Le allegre comari di Windsor” dirette da Andrea Chiodi alla “Medea” con Laura Marinoni, dall’ironia di Andrea Pennacchi nel raccontare il suo rapporto con Shakespeare al “Romeo e Giulietta #generazionesacrificio” con gli adolescenti guidati da Silvia Masotti e Camilla Zorzi, dal concerto di Tony Hadley all’esibizione di Lindsey Stirling e poi ancora “Alice in Wonderland” del Circus Theatre Elysium di Kiev, con tantissime famiglie e bambini entusiasti, anche sotto la pioggia. Sono questi i titoli più seguiti del 2023, in un teatro sempre più inclusivo e aperto a diversi tipi di pubblico.
Una stagione che crea indotto culturale, economico e occupazionale. Sono stati oltre 400 i lavoratori e professionisti impegnati per gli spettacoli, tra tecnici, maschere, personale di sorveglianza-sicurezza, staff di produzione, artisti, musicisti, maestranze e addetti alla biglietteria.
Dal 20 giugno al 13 settembre il Festival organizzato dal Comune di Verona ha portato in città 14 prime nazionali e 7 coproduzioni, confermando di essere punto di riferimento nel panorama culturale nazionale.
Altri 7.950 gli spettatori nelle diverse sedi del Festival per gli Intrecci di programmazione: 528 presenze nei Musei Lapidario Maffeiano e Archeologico Cavalcaselle, 2 mila per il progetto dell’Università Veronetta Contemporanea e altrettanti al Parco Santa Toscana per Spazio Teatro Giovani, 1.356 alla Città dei Ragazzi di Fondazione Aida, 1.843 per il “Romeo e Giulietta” itinerante del Teatro Stabile di Verona – Fondazione Atlantide e 250 a Porta Palio per le serate di Commedia dell’Arte curate da Teatro Scientifico.
Per la prosa tutto esaurito per Medea di Euripide con Laura Marinoni per la regia di Federico Tiezzi. Lo spettacolo, prodotto da Fondazione INDA, è risultato il più visto della stagione con 2.968 spettatori, seguito da Andrea Pennacchi con il suo Shakespeare & me, che ha registrato 2.488 ingressi.
Sfiorano quota 10 mila le presenze che hanno seguito gli appuntamenti di danza, con 7.140 spettatori per le sei serate di Alice in Wonderland-reloaded del Circus Theatre Elysium di Kiev.
Musica: tutto esaurito per l’esibizione di Tony Hadley che ha fatto parlare l’Italia intera con i suoi 1.716 fan in un Teatro Romano indimenticabile.