Torna sul palcoscenico del Teatro Romano di Verona, domani e sabato, Marco Paolini, artista simbolo che ha legato il suo percorso artistico alla storia dell’Estate Teatrale Veronese, festival organizzato dal Comune di Verona.
Per riprendere il filo interrotto con il pubblico, dopo due anni di pandemia, Paolini porterà, in prima nazionale, ‘Boomers’, nuova edizione dello storico ‘Bestiario Veneto’ riveduto e corretto a più di 20 anni di distanza. Un salto nei ricordi, nei frammenti di memorie condivise di un piccolo mondo non antico, ma tramontato, sepolto nella rapida trasformazione del paesaggio, del costume, della dipendenza da tecnologie portatili e pervasive.
Lo spettacolo tira fuori conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici sia in termini tecnologici ed economici ma che, nel contempo, ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee.
“Boomers’ nasce dall’esperienza di un autore che ha fondato sulla memoria una parte importante del suo lavoro e oggi si interroga su quali siano le risposte possibili del teatro, luogo della finzione e della rappresentazione per vocazione, ad un mondo in cui esperienze virtuali e reali sono sempre più mescolate senza gradi di separazione netti. Con curiosità, con attenzione critica e senza pregiudizi si immagina un mercato dei ricordi in forma di gioco che anestetizza, chi lo comincia non potrà farne a meno. L’artista sarà accompagnato in scena dai musicisti Davide Pezzin e Davide Repele e da Patrizia Laquidara, una delle voci più intense e liriche della musica “leggera”, figura inafferrabile, poliedrica e brillante della musica d’autore contemporanea, che sul palco prenderà le sembianze di Jole.
I testi sono di Marco Paolini e Michela Signori, con la consulenza drammaturgica di Simone Tempia
e la regia di Marco Paolini. Musiche originali di Alfonso Santimone e Patrizia Laquidara, luci di Michele Mescalchin, fonica Piero Chinello, assistenza tecnica Pierpaolo Pilla, direzione tecnica Marco Busetto. La produzione è di Michela Signori, JOLEFILM.