Si è tenuto il primo convegno Veneto su “Norme ed esperienze italiane ed estere di Giustizia riparativa”. Un’intera giornata di confronto sui percorsi psicologico-sociali adottati per la risoluzione dei conflitti o conseguenze dannose subite dalle vittima di un reato. Un nuovo modello di “giustizia”, complementare al sistema vigente, che ha visto per la prima volta riuniti nella città Scaligera tutti i principali esperti coinvolti, con la partecipazione di assistenti sociali, avvocati e operatori del terzo settore. Verona, quindi, capofila in Veneto per questo modello, che in Italia non ha ancora una propria legislazione, ma anche per l’innovativo servizio dello “Sportello per le vittime di reato” avviato dal Comune nel 2013. Un progetto pilota di avvicinamento e ascolto, promosso dalla Presidenza del Consiglio comunale di Verona, dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e da A.S.A.V. – Associazione Scaligera Assistenza Vittime di Reato, che ancora oggi, rappresenta l’unica realtà attiva in tutto il Veneto. Al servizio, nel triennio 2016-2018, si sono rivolte quasi una novantina di persone, con una media di circa una trentina all’anno. “Un importante appuntamento – spiega il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio – che, per la prima volta nella nostra Regione, ha visto il coinvolgimento di tutte le parti interessate alla ‘Giustizia riparativa’, un percorso all’avanguardia di cui, per molti aspetti, Verona è capofila. Attraverso lo ‘Sportello per le vittime di reato’, unico esempio in tutto il Veneto”. Il presidente onorario dell’Associazione DAFNE Italia, Marco Bouchard, ha parlato delle vittime di reato e di come si possa passare dalla cura alla riparazione. A seguire, il procuratore della Repubblica Angela Barbaglio, ha riferito sugli spazi nella normativa penale attuale per la Giustizia Riparativa e sulle prospettive. Le Assistenti Sociali Marilena Sinigaglia e Cristina Selmi, presentato il contributo alla hanno Gustizia Riparativa del Servizio Sociale del Ministero della Giustizia. Ha concluso i lavori della mattinata Antonio Buonatesta, Responsabile di Mediante Service de mèdiationentreauteurs et victimes d’infraction, che illustrerà la normativa e l’esperienza di Giustizia Riparativa in Belgio.