TAV VERONA-BRESCIA, SI VA Il CIPE ha approvato il progetto definitivo (escluso il nodo scaligero) dal costo di 2.499 milioni e autorizzato l’avvio delle opere del 1° lotto. Zoppas: “Ottima notizia”

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economi­ca (CIPE) ha approvato il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria Brescia-Vero­na “Lotto Brescia est – Verona (escluso nodo di Verona)” dal costo di 2.499 milioni e autorizzato l’avvio della realizzazione delle opere del 1° lotto costruttivo, entro un limite di spesa di 1.892 milioni di euro. “Si tratta di un’ottima notizia che attendevamo da tempo che dà il via ad un’opera fondamentale per ridurre il gap infrastrutturale del Veneto, per ridare slancio e competitività alle nostre aziende e collegare, in modo sostenibile, i porti dell’Alto Adriatico al resto dell’Europa” ha commentato Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Ve­neto. “Le aziende venete sono pronte a cogliere le opportunità, le ricadute e i benefici territoriali che verranno offerti dalla nuova infrastruttura, già durante la sua fase di costruzione, in termini di occupazione e produzione economica. Il nostro auspicio, adesso, è quello di un rapido sblocco dell’intera tratta da Verona a Mestre e poi fino a Trieste”. “E’ un passaggio fondamentale per il quale lavoriamo da anni e che attendevamo con impazienza – ha dichiarato Franco Miller, presidente di Transpadana (e Delegato per i Corridoi Europei di Confin­dustria Veneto) – che spero faccia da traino per l’altra opera ferroviaria progettata in Veneto, da Verona a Padova, in modo da portare a compimento in Italia il Corridoio Ten-T Mediterraneo”. Ma il Comitato NOTAV dice di trovare sorprendente la decisione del Cipe. “La valutazione di impatto ambientale”, dice Daniele Nottegar, “è stata fatta su di un progetto che prevedeva il passaggio della linea TAV a Montichiari ed ora invece il tracciato entrerà nella stazione di Brescia. Non è una modifica sostanziale del progetto? Sorprendente perchè nel parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 15/12/2016 si chiede di rivedere tutte le misure antisismiche previste in quanto non aggiornate con le normative vigenti e questo è un elemento fondamentale in una zona sismica come quella del Garda”.