“Da oltre un anno è stato depositato in Comune di Verona il progetto preliminare relativo alla tratta alta capacità Verona/Pescantina, IV lotto della linea Verona/Brennero ed ancora non è stato fornito l’imprescindibile parere”. Questo grave ritardo, dice il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo, è uno dei motivi per i quali l’apertura della linea ferroviaria veloce verso nord è slittata dal 2026 al 2028/2029. “Sono stati pubblicati i bandi per la realizzazione della tratta tra Brescia e Verona- aggiunge- e l’arrivo da ovest ci collegherà all’area lombarda con tempi sempre più ridotti ma, soprattutto, collegherà la nostra provincia con le opportunità logistiche attraverso la sistemazione del nodo ferroviario dell’area attorno al Quadrante Europa.Prima o poi qualcuno in Comune si sveglierà. Anche perché a quel progetto sono legate le aspettative di diversi residenti ai quali le unità immobiliari di proprietà saranno espropriate per fare spazio ai binari. “Sfuggono le ragioni, ma sono noti i risultati negativi per l’economia veronese. Possibile”, si chiede D’Arienzo, “ che il sindaco non senta il bisogno di dire qualcosa? Con il suo atteggiamento sta bloccando l’alta velocità a Verona e la giusta soluzione per decine di famiglie che già da tempo avrebbero potuto organizzarsi.