Tassa di soggiorno, controlli incrociati Nel mirino 29 strutture ricettive. Recuperate imposte per quasi 100 mila euro

E’ sempre più fitta la rete di controlli tessuta da Comune di Verona-Ufficio tributi, Guardia di finanza e Polizia locale nell’ambito delle verifiche effettuate contro l’evasione della tassa di soggiorno. Alla base un grande lavoro di indagine volto ad individuare tutte le discrepanze, grazie al controllo incrociato dei dati sulle difformità tra quanto è dichiarato dai gestori delle strutture ricettive e l’effettivo pagato nell’ambito della tassa di soggiorno.
Una vera e propria task force, impegnata sul territorio per scandagliare tutte le situazioni in essere e per contrastare i principali fenomeni di irregolarità atto. Un nuovo modello introdotto dall’Amministrazione Tommasi, che può essere replicato in tutte le realtà italiane interessate. Nell’ambito del protocollo d’intesa formalizzato nel luglio 2023, fortemente voluto dall’assessora alla Sicurezza e alla Legalità Stefania Zivelonghi, e al gruppo di lavoro multidisciplinare degli uffici amministrativi sono stati infatti incrementati in questi ultimi mesi i controlli congiunti – Comune/Guardia di Finanza – con un proficuo risultato nella capacità di individuazione di quelle attività che incidono negativamente sulla libera concorrenza e sul mercato quali, ad esempio, l’esercizio abusivo o irregolare dell’attività turistico – ricettiva.
L’azione sinergica tra la Guardia di Finanza, la Polizia locale e la Direzione Tributi e Riscossioni del Comune di Verona, soprattutto con l’approssimarsi del periodo estivo, sarà sempre più orientata – valorizzando le competenze istituzionali di ciascuna amministrazione – a promuovere la legalità nel settore ricettivo, con l’obiettivo comune di prevenire e contrastare efficacemente ogni forma di illegalità a tutela dei cittadini onesti e delle imprese sane.
Attività Polizia locale. A partire dal mese di maggio 2023, sono emerse difformità alle norme urbanistiche edilizie per le quali sono state inoltrate una notizia di Reato all’Autorità Giudiziaria, 3 comunicazioni al Controllo edilizio e 3 richieste di dichiarazione di inefficacia della comunicazione della Locazione Turistica alla Regione Veneto. E’ stata accertata anche una presunta residenza fittizia in una locazione turistica della quale è stato informato il servizio di cancellazioni anagrafiche.
Sono state controllate 152 strutture ricettive, di cui 91 Locazioni Turistiche,13 Bed & Breakfast, 9 alloggi Turistici, 34 unità abitative, 1 Albergo e 4 presunte strutture.
I risultati sono stati illustrati a Palazzo Barbieri dalle assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, ai Tributi Luisa Ceni e al Turismo Marta Ugolini. Presenti il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Italo Savarese, il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Paolo Soro, il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura e il dirigente Tributi e Riscossioni del Comune di Verona Andrea Elifani.
Le Fiamme Gialle di Verona, sulla base di specifici alert di anomalia individuati attraverso interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo, hanno successivamente svolto approfondimenti di carattere fiscale nei confronti di 2 delle 29 strutture – in entrambi i casi B&B gestiti da cittadini italiani ubicati nel centro cittadino -, constatando a carico dei titolari ricavi non dichiarati al Fisco per oltre 250 mila euro, elementi negativi di reddito non deducibili per circa 40 mila euro (si tratta principalmente di costi non inerenti all’attività di impresa, come ad es. acquisto di elettrodomestici non destinati all’attività ricettiva, di capi d’abbigliamento, pranzi e cene), elementi positivi di reddito non dichiarati ai fini IRAP per oltre 231 mila euro nonché un’IVA dovuta per oltre 40 mila euro.
Soddisfazione per i risultati è stata espressa del dg di Confcommercio Nicola Dal Dosso.