Legalità e spazio al dialogo con i tifosi. Sono questi i punti cardine dell’interlocuzione che è stata avviata questa mattina in un incontro al quale hanno partecipato in Questura il sindaco Damiano Tommasi, il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti.
L’indagine condotta dalla Polizia di Stato all’interno della curva e presso il bar cosiddetto “dei tifosi”, al di là delle responsabilità che la magistratura sta accertando per le 12 persone sottoposte a misura, ha riguardato centinaia di tifosi che nel tempo consumavano stupefacenti resi disponibili da un sistema strutturato. Ad oggi sono state segnalate 37 persone alla Prefettura come previsto dalla Legge Antidroga nonché, nell’ambito dello stesso contesto normativo, alla motorizzazione per il conseguente avvio del procedimento di sospensione della patente. Alle stesse persone, 37, sono state contestate 60 violazioni al Regolamento d’uso dell’impianto, che vieta espressamente detenzione, consumo ma anche la mera presenza di persone in stato di alterazione psicofisica per un ammontare di oltre 10 mila euro. Nei prossimi giorni continueranno le notifiche di ulteriori provvedimenti nei confronti di altri assuntori che sono stati identificati.
Nel rispetto della normativa di settore, la Società ha già chiesto alla Questura le informazioni necessarie alla Società per applicare l’istituto del “mancato gradimento” previsto dalla normativa sportiva, clausola rescissoria del rapporto per coloro che violano il codice etico.
Accanto al necessario rigore che la Questura intende portare avanti in maniera sistematica, è stata condivisa nell’immediato la necessità di implementare il sistema di dialogo con i tifosi da parte della Società sportiva attraverso una struttura dedicata che le norme indicano nel cosiddetto “Dipartimento dei tifosi” e operativamente attraverso lo S.L.O., Supporter Liaison Officer.
Una riflessione è stata avviata anche sul servizio di stewarding sul quale la società si è messa a disposizione per gli interventi nel tempo necessari, come pure sul sistema di videosorveglianza – interno ed esterno alla struttura – affinché risulti adeguato agli standard tecnologici oggi disponibili.
In prospettiva futura, è stata condivisa una vera e propria roadmap di legalità che sarà la mission di una task force tra Società sportiva, Comune e Questura che porrà al centro i tifosi, la partecipazione ed i temi di maggiore interesse sociale sui quali il calcio – per tradizione e capacità di generare emozioni – può diventare un vero e proprio volano di miglioramento continuo non solo del contesto stadio.