La normativa sulla tassa rifiuti sembra aver finalmente trovato, dopo la Legge n. 147 del 2013, una sia pur parziale attenuazione della dinamica normativa, dopo anni in cui mutava radicalmente, a cadenza anche molto ravvicinata annuale, la normativa di riferimento e la stessa tipologia di entrata, con notevoli incertezze sulla relativa natura giuridica. In realtà non sono mancate e non mancano anche oggi le questioni interpretative, da ultimo a seguito dell’emanazione del D.M. 20.04.2017 sulla misurazione dei rifiuti e dell’imminente approvazione di un nuovo decreto sull’assimilazione dei rifiuti. Né fanno difetto le discussioni sull’applicazione dell’entrata alle superfici produttive, in particolare sulla tassazione dei magazzini e dei luoghi che possono produrre rifiuti di imballaggio, nonché sulla rilevanza dei crediti inesigibili nel Piano finanziario. Aspetti questi, come è evidente, tutt’altro che marginali nella corretta applicazione della TARI e della tariffa corrispettiva di cui alla Legge 147/2013. Di questo si è parlato al convegno tenutosi in Gran Guardia. Hanno aperto i lavori Francesca Toffali, assessore al bilancio e tributi e Francesca Buniato, dirigente settore fiscalità contenzioso e supporto tributario del Comune di Verona. Ha proseguito il lavoro l’avvocato Maurizio Lovisetti, sui temi “l’opzione fra tributo e corrispettivo”, “il D.M. 20/04/2017”, “la determinazione della tariffa puntuale” e le “problematiche afferenti le utenze non domestiche”. E’ seguito poi l’intervento del gruppo Kibernetes, uno dei più importanti operatori nazionali specializzato nel settore della Pubblica Amministrazione Locale.