Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, la giovane studentessa istriana Norma Cossetto veniva gettata viva nella foiba di Villa Surani dopo essere stata barbaramente seviziata e torturata dai partigiani slavi.Una pagina di storia contemporanea che deve essere ricordata, in memoria della Cossetto e in segno di rispetto per i lutti e le sofferenze di quella parte d’Italia dimenticata per moltissimi anni.
Lo scorso febbraio il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria alla memoria della studentessa istriana. Oggi, a pochi mesi di distanza, in piazza Cittadella è stata posizionata una targa commemorativa dedicata alla Cossetto, diventata il simbolo della ferocia dei partigiani di Tito.E’ la prima iniziativa che la città dedica esclusivamente alla Cossetto, e che si aggiunge quindi alle cerimonie e intitolazioni dedicate a tutti i martiri delle foibe.
La cerimonia di scopertura della targa è avvenuta alla presenza di numerose autorità. C’era il sindaco Federico Sboarina, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, la presidente del Comitato di Verona Associazione Nazionale Venezia e Dalmazia Loredana Gioseffi, il professor Davide Rossi in rappresentanza di Federesuli, Mauro Ronco del Comitato 10 Febbraio, il tenente colonnello Filippo Angelucci del Comfoter di Supporto, il capo Ufficio Operazioni della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Verona tenente colonnello Giuseppe Acquaviva, il parroco della chiesa Santissima Trinità don Graziello Martinelli.
Per l’Amministrazione comunale gli assessori Stefano Bianchini, Francesca Briani, Ilaria Segala, Marco Padovani, i consiglieri Andrea Bacciga, Vito Comencini, Anna Leso, Paola Bressan.