Urla sempre, Marco Tardelli. Eccolo qua, Europeo ‘80, Italia-Inghilterra, finì 1-0, con una zampata e un urlo che avremmo risentito qualche anno più tardi. Qui, Tardelli, aveva fatto le prove. Eccolo festeggiare così il gol decisivo, di un match nervoso, elettrico, equilibrato. A destra si riconosce Kevin Keegan, stella di quell’Inghilterra. Dietro, alza le braccia anche Roberto Bettega, altro protagonista di quella Nazionale che Enzo Bearzot stava costruendo con pazienza. Due anni prima c’era stata l’Argentina, con un Mondiale da protagonisti, antipasto di Spagna ‘82.
Era una Nazionale senza Paolo Rossi, squalificato per lo scandalo delcalcioscommesse, che sarebbe rientrato in tempo per i Mondiali di Spagna. Enzo Bearzot aveva mandato in campo in quell’occasione Zoff, Gentile, Tardelli, Oriali, Collovati, Scirea,Causio, Benetti, Graziani, Antognoni, Bettega.
Tra Italia e Inghilterra, sempre match “veri”,mai amichevoli, come non lo sarà quello di venerdì, per la Nations League. Con Mancini alla ricerca di una magia perduta, dopo la straordinaria illusione dell’Europeo di un anno fa.