Voglia di ripartire in sicurezza, legame con il territorio, dubbi sui colpi di coda della pandemia e domande su come costruire il prossimo futuro: questi i temi caldi emersi durante la giornata a porte aperte che Macinazione Lendinara ha riservato a una delegazione di dirigenti e soci di Confcommercio Verona.
Lo stabilimento produttivo di Arcole ha ospitato quindici membri dell’associazione scaligera appartenenti ai settori della ristorazione e dell’ospitalità, pizzeria e forni artigianali.
Dopo l’accoglienza all’insegna della sanificazione e della misurazione della temperatura come da protocollo, gli ospiti sono stati divisi in due gruppi: mentre la prima parte dei visitatori è andato alla scoperta dei meccanismi del mulino guidati dall’esperto capo mugnaio Antonio Toso, i restanti hanno preso posto presso la nuova sala corsi per assistere alla dimostrazione tecnica di panificazione del maestro d’arte bianca Carmelo Loiacono. La focaccia genovese con farina rustica tipo “1”, segale e germe di mais tostato e il tris di pane, pasta e biscotti con beta-glucani sono stati i protagonisti assoluti della mattinata, culminata con la degustazione dei prodotti preparati al momento. L’incontro ha fornito anche l’occasione per un confronto tra appartenenti del settore produttivo agro-alimentare e rappresentanti del terziario, forse i più colpiti economicamente dagli effetti nefasti della pandemia. Tra i temi più importanti emersi, in primo piano il concetto di filiera italiana, l’importanza della qualità del prodotto e della sua comunicazione e il concetto di sostenibilità nel senso più ampio del termine, a partire dal rispetto dell’ambiente fino alla tutela di tutti i lavoratori.
Grande soddisfazione per il titolare del mulino, Pier Massimo Cavallari, che ha voluto ringraziare personalmente i rappresentanti della categoria per la splendida partecipazione ed esprimere la sua grande solidarietà e comprensione in un momento così difficile. Soddisfazione è stata espressa anche dalla delegazione di Confcommercio Verona per questa visita formativa esterna, la prima dopo il lockdown, che ha consentito di arricchire in conoscenze ed esperienza i partecipanti.