Cinquemila metri quadrati di pannelli fotovoltaici sul tetto del padiglione 8 segna la svolta green di Veronafiere: consentiranno di eliminare 770 tonnellate di Co2 emesse in atmosfera in un anno e di evitare il consumo di 200 tonnellate di idrocarburi, il tutto con un investimento di 886 mila euro sostenuti con finanza propria e sei mesi di lavoro. L’impianto è stato inaugurato oggi. “E’ il primo step del nostro impegno per la sostenibilità”, spiega il presidente Federico Bricolo che ha presentato la novità insieme con il direttore generale Rebughini e la direttrice Operations Anna Nicolò. un percorso virtuoso voluto da tutto il consiglio di amministrazione, attento all’ambiente e alla realtà circostante che, come ha sottolineato Bricolo, rappresenta “la volontà di Veronafiere di restituire alla città e ai quartieri ricadute positive per tutto il sostegno che ci danno e a loro siamo riconoscenti. Anche per questo sono in corso contatti con il Comune di Verona per la creazione di una comunità energetica, di cui la Fiera potrebbe essere uno snodo importante”. Un percorso di sostenibilità ambientale che porterà alla luce anche altri progetti legati alle rinnovabili, per esempio con il ricorso alla geotermia e interventi sui parcheggi. “Lo stesso rinnovo della porta L su via Scopoli ha significato la riqualificazione ambientale di un’area del quartiere” e come ha ricordato la direttrice Nicolò questo accesso è dotato anche di colonnine per la ricarica delle auto elettriche” E il direttore generale Adolfo Rebughini in diretta dal tetto del padiglione 8 ha spiegato la scelta di questo investimento: “Dopo vari sopralluoghi e studi, questo è stato individuato come il tetto più indicato per esposizione solare. Con 5mila metri quadrati di pannelli vengono prodotti 1.2 megawatt al picco, pari all’uso annuale di 300 unità abitative. Significa abbattere il consumo energetico tradizionale e questa energia pulita sarà al servizio di 4 padiglioni (6,7,8 e 10) e dell’area esterna E”. L’energia dai pannelli solari coprirà intanto il 51% circa del fabbisogno di autoconsumo, poi gradualmente si potrebbe arrivare anche all’86% quando verrà collaudata la stabilità di tutto il sistema e saranno esclusi possibili disagi. La direttrice operation Anna Nicolò ha poi rivelato che è stato istituito un team dedicato per lo studio della sostenibilità e delle prestazioni energetiche, al punto che grazie ad alcuni algoritmi messi a punto con l’intelligenza artificiale è possibile ora decidere quali padiglioni usare perché più efficienti in base alle condizioni atmosferiche e all’utilizzo che si vuol fare. Inoltre è stato eseguito il relamping delle torri faro, è stata rivista l’illuminazione aziendale, il tutto con tecnologie a Led per un consistente risparmio. “Siamo virtuosi anche sullo smaltimento rifiuti: la Fiera ne produce 3.900 tonnellate l’anno e ora più dell’80 per cento esce già differenziato e 850 tonnellate sono pronte per il riciclo. E’ stata inoltre raggiunta da Veronafiere la certificazione per parità di genere”. Le tematiche green saranno sempre più presenti anche nelle manifestazioni: il slaone dell’olio che è sempre stato agganciato a Vinitaly, avrà vita propria dal 2025, nascerà poi una manifestazione dedicata alla Vita in campagna e l’8 e 9 ottobre 2025 si svolgerà una manifestazione su impianti solari e tecnologie per le rinnovabili. mb