Attività educative e supporto nei compiti per i figli di infermieri e medici degli ospedali Borgo Trento e Borgo Roma di Verona. È quanto propone un nuovo progetto partito proprio in questi giorni e nato dalla collaborazione di 4 chiacchiere e cooperativa sociale Azalea, grazie anche a un’azione del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona che ha favorito l’incontro e la sinergia tra le due realtà.
Così 4-chiacchiere mette le risorse, che copriranno un tetto di 435 ore di servizio, e la cooperativa competenze e figure professionali qualificate ed esperte, oltre che adeguatamente formate sulle procedure di sicurezza da tenere per evitare possibilità di contagio. Per le bambine e i bambini in fascia di età compresa tra i 0 e i 6 anni, gli educatori coinvolti garantiscono a domicilio le cure primarie, invece per i figli più grandicelli, fino ai 14 anni, sono di supporto per i compiti scolastici o nel gioco. In questo secondo caso, rispetto alla presenza in casa esiste anche l’opportunità alternativa di un aiuto a distanza, tramite collegamento online, sia per i compiti che per altre attività.
Tutto nasce dal desiderio del gruppo di professionisti veronesi 4-chiacchiere, da anni attivo anche con progetti di solidarietà, di destinare la cifra di 10mila euro (esito di una loro precedente raccolta fondi, resa possibile come sempre a costo zero) a una iniziativa che fosse di supporto in questo contesto di emergenza: «Abbiamo sentito l’urgenza di un gesto di solidarietà e vicinanza per il personale sanitario dell’azienda ospedaliera veronese e lo volevamo diverso dalla donazione di dispositivi di protezione o di attrezzature, a cui già si rivolgono altre progettualità – racconta l’avvocato Federica Girolli.
La proposta è giunta a Marina Spallino, presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità dell’Azienda ospedaliera veronese, che ha subito immaginato di coinvolgere Azalea, cooperativa sociale impegnata in diversi ambiti e nello specifico anche nei servizi educativi, con cui già in passato l’azienda ha collaborato: «Abbiamo da subito avuto l’appoggio convinto della direzione generale nel far partire l’iniziativa, il cui obiettivo primario è il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e insieme delle loro famiglie – spiega –. È infatti un aiuto concreto che contribuisce a favorire la conciliazione tra vita e lavoro, così difficile per medici e infermieri dell’azienda impegnati in prima linea in questo complicato momento di emergenza sanitaria Covid19».