Supermercati e discount che passione!. I veronesi cono ai primi posti nazionali per la spesa grazie alla presenza nel nostro territorio di marchi consolidati.
In base al sondaggio condotto da Altroconsumo, organizzazione di consumatori che dichiara circa 318.000 soci al 2022, e svolto intervistando circa 10 mila soci, è emerso che Esselunga e Ipercoop piacciono per la qualità dei loro prodotti; Eurospin e Aldi per la convenienza.
Ma gli italiani apprezzano anche le insegne locali, vicine ai bisogni di chi abita nel territorio. Sulla spesa il consumatore italiano è molto esigente. Non gli basta risparmiare, cosa sicuramente centrale in questo periodo di rincari generalizzati, spiega Altroconsumo, ma vuole anche essere soddisfatto dell’esperienza d’acquisto.
Un buon assortimento, una buona qualità dei prodotti, anche di quelli che di solito si acquistano nei negozi specializzati come il pesce, la velocità e l’efficienza delle casse sono tutti fattori che contribuiscono alla soddisfazione di chi si reca al supermercato.
Le grandi catene lo sanno e puntano sempre di più sull’esperienza d’acquisto per conquistare la fiducia dei propri clienti.
Catene nazionali.
La soddisfazione per i prezzi in generale è l’aspetto che influenza maggiormente la soddisfazione complessiva nei confronti di una catena di supermercati, seguita dalla soddisfazione per i prodotti acquistati, la qualità generale dei prodotti a marchio proprio, il comfort e la gamma di prodotti disponibili.
Tra le catene preferite, anche per gli acquisti online, ci sono i grandi nomi della distribuzione made in Italy: Esselunga in cima e IperCoop a un solo punto di distanza. Al terzo posto NaturaSì, un’insegna votata all’alimentazione biologica: la sua caratteristica valoriale fa evidentemente molta breccia tra i consumatori attenti all’ambiente.Il loro punto di forza? La qualità dei prodotti.
I marchi del territorio.
Piacciono anche i supermercati del territorio, cioè le insegne presenti soltanto in specifiche regioni. La migliore insegna locale, secondo le nostre elaborazioni, è Dem, una catena con diversi supermercati dislocati tra Roma e Frosinone, seguita a stretto giro da Tosano, un gruppo di 19 supermercati presenti nelle province di Verona, Vicenza, Brescia, Venezia, Mantova, Treviso, Ferrara, Padova e Udine, particolarmente attraenti per i loro prezzi.
Discount e Verona
Per quanto riguarda i discount, dove ovviamente la leva del prezzo è il motore della scelta, i preferiti sono Eurospin e Aldi.
iEurospin (primo posto) è anche il primo gruppo veronese per fatturato, pari a 7,8 miliardi di euro del 2022. Aldi, la multinazionale tedesca presente in Italia con sede al Quadrante Europa, è al secondo posto.
Ultimo gradino del podio per la vicentina Prix mentre il quarto posto lo conquista Lidl, altra multinazionale arrivata dalla Germania e che ha scelto Arcole come suo quartier generale in Italia. Al settimo posto della classifica dei discount c’è un altro veronese, Dpiù, che fa parte del gruppo di Belfiore Maxi Di.
La spesa cresce, caccia ai prezzi bassi
Tosano, Galassia, Migross, Eurospin, Aldi, Dpiù, Lidl, Martinelli, Rossetto i più gettonati
Supermercati locali
Nella classifica delle insegne locali, quelle cioè presenti solo in alcune regioni, Tosano occupa il secondo posto, alle spalle di Dem, una catena con diversi supermercati dislocati tra Roma e Frosinone: l’insegna di Cerea, presente nelle province di Verona, Vicenza, Brescia, Venezia, Mantova, Treviso, Ferrara, Padova e Udine, primeggia per Assortimento e Convenienza dei prezzi. Ottimo anche il posizionamento di Martinelli (nono) con 15 supermercati tra Verona e Mantova, e di Rossetto, all’undicesima posizione, presente in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia.
Nella stessa classifica ottengono buoni posizionamenti anche il Galassia, altra insegna del gruppo Maxi Di, e Migross, che ha sede a Bussolengo con supermercati distribuiti tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Spesa on line difficile
La spesa online invece, secondo l’indagine di Altroconsumo, proprio non decolla nelle preferenze del nostro campione: quasi otto intervistati su dieci ci hanno confessato di non aver mai utilizzato questa possibilità, preferendo di gran lunga recarsi fisicamente nel proprio supermercato di fiducia.
Il 33% degli intervistati sceglie il punto vendita principalmente per motivi pratici, come la vicinanza a casa oppure al lavoro. Il 25%, invece lo fa per motivi economici, orientandosi sempre sulle insegne più convenienti.
La spesa media aumenta. Come risparmiare?
Sì, ma quanto si spende, alla fine, per fare la spesa ogni mese? In media 409 euro, ben 27 euro in più rispetto al 2022.
I rincari dunque si fanno sentire eccome, e sono ancora più pesanti all’aumentare del numero di persone da sfamare. Quando si deve comprare poco, meglio prendere il cestello: i carrelli sono in genere piuttosto grandi, il che può indurre a riempirli maggiormente e comprare anche molto più di quello che serve.
E prima di pagare, un ultimo controllo ai prodotti comprati: serve davvero tutto quello che è stato messo nel carrello?