Superchi applaude Silvestri: “E’ grande, merita l’azzurro” “Dà sicurezza alla difesa, grande piazzamento, spettacolare...”

Lui i maglioni colorati li portava anche negli anni ‘70. Preferiva il rosso e il giallo, Francone Superchi era la classica eccezione che confermava la regola. I portieri, allora, erano tutti in nero. Anche se lui, pure alla Fiorentina, vestiva di grigio. Superchi è stato uno dei grandi portieri dell’Hellas, che di campioni tra i pali ne ha avuti tanti. Grande stile, personalità, uno che avrebbe potuto pensare di più alla Nazionale, se quelli non fossero stati gli anni di Zoff e Albertosi, Vieri e compagnia. Mica facile spuntarla. Alto, gran fisico, occhi di ghiaccio. Lo chiamavano il Paul Newman del calcio italiano.
Oggi, Superchi vive a Roma, ogni tanto ricorda, di sicuro non dimentica. E guarda sempre con occhi speciali quello che succede qui, dove ha lasciato amici. Il suo era il Verona di Mascetti, Logozzo, Spinozzi, si giocava per salvarsi. Il Verona di Saverio Garonzi, specialista anche nello scegliere campioni e regalare loro gli ultimi bagliori. Superchi guarda il Verona di oggi e confessa ammirazione per quel portiere che prosegue la splendida tradizione dei numeri 1 gialloblù.
Marco Silvestri è tra i più forti della A, numeri alla mano. Non a caso lo ha chiamato anche Mancini in Nazionale. Non a caso, lo seguono parecchie grandi. Ci ha pensato l’Inter, ci pensa la Roma. Uno dei segreti dell’Hellas, in realtà, è proprio quel portiere arrivato (forse) un po’ in sordina, ma poi esploso, con una serie di prestyazioni ad altissimo livello. Sicuro, spettacolare quanto basta, affidabile, maturo. Se il Verona è lì, lo deve anche al suo straordinario portiere. Franco Superchi, che con la maglia gialloblù ha messo assieme oltre 170 presenze elogia Marco Silvestri: “L’ho visto varie volte e devo dire che mi ha sempre ben impressionato, ha fatto spesso parate decisive, portando punti alla squadra del Verona che gioca già bene di suo”.
Che cosa l’ha colpita in particolare?
“E’ uno che dà sicurezza alla squadra, soprattutto ho apprezzato il suo senso della posizione. E’ sempre ben piazzato e questa è una caratteristica non da poco per un portiere. Vedo che riesce a fare cose che altri non fanno”.

Adesso è anche nel giro della Nazionale…
“E direi che se la merita, per quello che ha fatto finora se l’è guadagnata. Mi auguro che riesca a crescere ancora, si può sempre migliorare anche andando avanti con l’età”.
Poteva affermarsi anche prima?
“Non so come sia effettivamente stato il suo percorso, in ogni caso mi piace anche per il numero di parate che fa in una stessa partita. A volte riesce a compiere anche interventi acrobatici efficaci. Fa parte del gioco, anche l’occhio vuole la sua parte”.

Può continuare la tradizione dei portieri del Verona…
“Mi pare proprio di sì. Mi sembra anche un bravo ragazzo quindi siamo a posto”.