La filiera dell’edilizia della Provincia di Verona attende i provvedimenti attuativi e la conversione in legge prima di dare una valutazione completa del Decreto Rilancio, che introduce il superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento sismico.
Una misura che potenzialmente potrebbe valere fino a 6 miliardi di lavori, con un effetto totale sull’economia di 21 miliardi e 100mila posti di lavoro.
È infatti noto che il nostro patrimonio immobiliare è vecchio, energivoro, a rischio sismico e per lo più costruito per circa 70% nei primi anni ’70, quando non esistevano normative sulla sismica e sull’efficienza energetica.
Ci sono ancora aspetti da chiarire, come conferma Amedeo Margotto, Presidente Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Verona: “A oggi il quadro normativo di riferimento relativo al superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e il miglioramento sismico, non risulta completo e pertanto non consente giudizi definitivi nel bene e nel male. L’opportunità va sfruttata appieno, l’auspicata “corsa” all’applicazione del superbonus non deve però prevaricare in alcun modo la professionalità; i lavori assoggettabili a superbonus possono apparire semplici, ma in realtà impongono approcci sinergici connotati di professionalità e capacità organizzativa non sottovalutabili. Andranno seriamente valutate le responsabilità che verranno messe in capo alle imprese e ai professionisti. Invito questi ultimi a verificare l’effettiva copertura della propria polizza di responsabilità civile professionale, che potrebbe risultare inadeguata” . Per Andrea Falsirollo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, “Il rischio a cui ci si espone è che a distanza di anni non venga riconosciuto il bonus e che si aprano contenziosi con ditte e professionisti. Per evitare tutto questo è bene operare con metodo ed organizzarsi ad incaricare un ingegnere che sappia verificare gli aspetti richiesti dal bonus, coordinare le ditte e verificare che vengano rispettati i requisiti di legge per ottenerne il vantaggio fiscale. Il superbonus è articolato e richiede l’assistenza per la verifica dei requisiti da parte di un professionista senza il quale la conseguenza è la perdita del superbonus. Ovviamente ci si deve avvalere di un professionista all’inizio dei lavori per essere sicuri di indirizzare correttamente le scelte per rientrare nel bonus, durante e alla fine dei lavori per essere sicuri di aver rispettato i requisiti.” Il Presidente di Ance Verona, Carlo Trestini, sottolinea quanto sia fondamentale rivolgersi a soggetti con elevate competenze e di comprovata esperienza, che collaborino e si coordinino in modo efficace. “Se i lavori non sono effettuati a regola d’arte” – avverte Trestini – “è probabile che nel breve o medio periodo siano richiesti costose opere riparatorie, per le quali naturalmente non operano le agevolazioni. Oltre a questo, si potrebbero non ottenere gli obiettivi prefissati, rendendo di fatto inutile l’intervento. È importante scegliere adeguatamente a chi affidare la progettazione e la realizzazione dei lavori, le tecnologie hanno fatto passi da gigante consentendo di raggiungere livelli impensabili fino a pochi anni fa, ma bisogna conoscerle e saperle applicare correttamente”. In altre parole, la formazione della filiera per l’aggiornamento delle competenze è un requisito imprescindibile, rimarcato da Fiorenzo Furlani, Presidente del Collegio dei Geometri di Verona.
La cessione del credito è, più di tutti, lo strumento che potrebbe stimolare in modo deciso la riqualificazione di cui necessita la maggior parte del patrimonio edilizio del nostro Paese. Uno strumento che sarebbe tuttavia da migliorare nelle concrete modalità applicative, a giudizio di Bruno Marchetti, Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Verona: “In questo momento economico può giovare la cessione del credito a condizioni semplificate e senza ostruzioni e costi eccessivi da parte delle banche”.