“Sull’autismo serve una cultura diversa”

Ants ha attivato nel corso degli anni una serie di iniziative “accomunate da un’unica finalità – spiega Silvia Perina, Responsabile dei Progetti: quella di ampliare gli interessi e le capacità della persona con autismo, per individuare ed evidenziare talenti, potenzialità, sfumature di ciascuno dei nostri bambini e ragazzi: e da lì partire per creare ponti con il contesto circostante, agevolando integrazione e socializzazione”. Il tutto sempre con un occhio di riguardo per la diffusione di una “cultura dell’autismo”: “che significa diffondere un modo di pensare l’autismo non come qualcosa di sbagliato, ma come un modo diverso di vedere e intendere la realtà: per trovare tutti insieme nuove modalità di interazione e comunicazione tra noi e loro”.

LO SPORT. A partire dallo sport, insostituibile opportunità di condivisione: sono nati così percorsi speciali di avviamento ad alcune discipline tra cui Basket, Judo e Rugby. Immancabili le iniziative rivolte prettamente alle famiglie, con percorsi guidati da psicologi e psicoterapeuti e rivolti a mamme e papà, ma anche iniziative inedite come un progetto riservato ai fratelli e sorelle dei bambini “speciali”, per dar loro modo di esprimere sentimenti a volte repressi, per proporre momenti di scambio e condivisione.