«Sulla scuola serve serietà e chiarezza, non i soliti proclami. Il Sindaco di Verona Sboarina ha annunciato l’inizio della scuola il 14 settembre ma chi ha stabilito tale data? Se il Comune si prepara alla ripartenza, esiste una mappatura dei plessi scolastici con una definizione degli spazi esistenti? Insomma, la scuola a che punto veramente è?». Orietta Salemi, consigliera regionale di Italia Viva è particolarmente sensibile e attenta all’ambito scolastico per i numerosi anni passati a insegnare in un liceo scaligero. «Servono azioni concrete e non annunci per riempire le pagine dei giornali – sottolinea Orietta Salemi.- I ragazzi, che hanno frequentato per mesi la scuola online, e le famiglie hanno tutti i diritti di sapere come affrontare il nuovo anno scolastico in presenza. Allo stesso tempo, i dirigenti scolastici non possono essere lasciati soli in un momento così delicato e incerto».
La Regione Veneto, attraverso l’Assessore Elena Donazzan, ha presentato il 6 luglio scorso il «manuale operativo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la ripartenza della scuola» allo scopo di dare indicazioni ai dirigenti scolastici e agli enti locali per programmare spazi, modalità e organizzazione della didattica in vista della riapertura delle scuole a settembre. Aggiunge Salemi: «E’ un documento utile, ma non esaustivo, che a Verona dovrebbe essere condiviso e riempito di contenuti operativi in un tavolo sinergico tra Provincia e Comune che regolano, ognuno per la propria competenza, le scuole di ogni ordine e grado. Serve un coordinamento tra le varie realtà per un’apertura che abbia regole comuni in piena sicurezza». Di fronte al silenzio dell’Amministrazione comunale Salemi chiede anche che venga al più presto nominato un nuovo assessore all’istruzione scolastica, dopo la scomparsa del compianto Stefano Bertacco e di comunicare chi sia il referente per il protocollo anti Covid-19 nel territorio veronese, aggiungendo: «Se come sembra al momento la scuola aprirà con orario flessibile e ridotto, quali provvedimenti sul tavolo del Comune per le mense e i trasporti? Servono, in una partita importante e delicata per famiglie e insegnanti, dati certi e non le consuete uscite improvvisate»