“Lunedì è andato in scena l’ennesimo copione di questa amministrazione. Non c’è un cantiere di una certa rilevanza che negli ultimi anni non sia in ritardo mostruoso” hanno dichiarato Nicolò Zavarise e l’ex assessore Luca Zanotto, analizzando la situazione di Ponte Nuovo. “E’ l’esempio più lampante: prima le accuse a chi c’era prima, poi la colpa alla piena dell’Adige, allo scolmatore aperto in ritardo, ai ritrovamenti archeologici, alla bonifica bellica… a questo punto manca solo il Papà del Gnoco! Cerchiamo di essere seri” continuano Zavarise e Zanotto. “Il cantiere è partito a novembre 2021 con una durata prevista di due anni e fino al cambio di amministrazione i tempi erano rispettati. Dopo sei mesi di lavori eravamo in linea con il cronoprogramma. Tutto il resto è gestione Tommasi-Benini. Magicamente i tempi si allungano e ora si parla dell’estate 2025. Quattro anni di cantiere! È ora di smetterla di scaricare colpe e di ammettere le proprie responsabilità.” “Per altro sgravarsi dalle proprie responsabilità facendo leva sulla piena dell’Adige dell’ottobre 2023, è un’argomentazione inaccettabile. L’Adige è un fiume che ciclicamente va in piena, e chi amministra Verona dovrebbe esserne ben consapevole. L’evento non era un’eccezione imprevedibile, ma un fenomeno che si verifica regolarmente e che si sarebbe dovuto prevenire con adeguate misure di sicurezza” affermano Zavarise e Zanotto, che concludono con una stoccata alla giunta: “Basterebbe un po’ di onestà intellettuale, proprio da quelli che sei anni fa fantasticavano su una passerella pedonale accanto al ponte… proposta ovviamente ridicola!” Dal canto suo l’assessore Federico Benini ha assicurato che “Verona tornerà ad utilizzare il ponte in entrambi i sensi di marcia – ha esordito l’assessore alle Strade, Federico Benini – e senza limiti di portata. Il ponte sarà completamente restaurato nei suoi elementi architettonici. Sarà antisismico e illuminato, anche dal basso. Il Politecnico di Milano ha, infatti, elaborato un progetto di illuminazione scenografica sui ponti lungo l’Adige, in città. La struttura, grazie alla collaborazione di Agsm, sarà illuminata dal basso da punti di luce bianca, posti sotto le campate. Quanto alla viabilità, saranno agevolati dal ritorno alla completa funzionalità del ponte i possessori di pass Ztl, soprattutto. Chi proviene da Veronetta, infatti, ha oggi un’unica possibilità: svoltare verso Ponte Navi e quindi ritornare dall’altro lato dell’Adige, dato che all’altezza della chiesa di San Fermo vi sono due ingressi in Ztl e la corsia preferenziale di Stradone San Fermo. Il ripristino della viabilità sul ponte, quindi, non avrà alcun impatto sugli attuali flussi di traffico privato attorno al maxi-cantiere di Veronetta”. Intantol’assessore Federico Benini deve fare i conti anche con Alberto Bozza che gli presenta il conto per le promesse mancate relativamente alla situazione delle strade gruviera.