Sul Lago tanta gente, ma meno utili Bendinelli: “Difficile trovare personale qualificato. Rivedere il reddito di cittadinanza’’

Il covid, la siccità, l’aumento del costo delle materie prime.
Tutti elementi che avrebbero potuto pesare in modo significativo sull’andamento della stagione turistica gardesana. E invece il Lago è più forte delle avversità, si potrebbe dire. Almeno stando ai numeri registrati fino qui.
“C’è grande soddisfazione per il numero delle presenze”, dice il Sindaco di Garda Davide Bendinelli. “Siamo in linea con i dati del 2018/2019, e dopo tutto quello che è successo negli ultimi due anni non era certo un risultato scontato”.
C’è un però.
“Credo che a fine stagione registreremo una diminuzione degli utili delle imprese”, spiega Bendinelli. “A fronte infatti di un aumento del costo delle materie prime, delle forniture di energia elettrica, di gas, dei generi alimentari, non c’è stato un proporzionale aumento del costo di vendita delle stanze e degli appartamenti stagionali”.
E poi c’è un altro dato, confermato nelle ultime ore da un report della Camera di Commercio di Verona.
“La difficoltà più grande che stiamo riscontrando è sicuramente quella di reperire personale. Ma non personale in generale, noi abbiamo bisogno di personale qualificato”, sottolinea Bendinelli.
“Si trovano persone che non sono preparate come devono essere. E questo è un aspetto cui dobbiamo fare molta attenzione: se vogliamo che i turisti continuino a sceglierci, dobbiamo fornire loro un servizio che continui ad essere all’altezza”.
Si dice poi contrario, Bendinelli, a chi sostiene che i lavoratori stagionali del comparto turistico siano sottopagati.
“Sono generalmente pagati in maniera assolutamente equa”, spiega.
Sulle ragioni di questa difficoltà condivide l’analisi che vede il reddito di cittadinanza tra i principali responsabili.
“Ormai non possiamo più intervenire su questa stagione – spiega Bendinelli – ma per la prossima mi auguro che vengano riviste le norme di applicazione del reddito di cittadinanza. Io non dico lo si debba abolire perché è un sostengo importante a chi è in difficoltà, ma applicato in modo generalizzato e senza distinguo rischia di provocare più danni all’economia che vantaggi”.
Se si devono tirare le somme, però, il bilancio è positivo. “I numeri, come dicevo, sono ottimi e non scontati”, conclude Bendinelli.
“Dobbiamo guardare ai fattori esterni con la consapevolezza che le nostre località sono sempre molto richieste soprattutto dai turisti stranieri. Si tratta di considerare la stagione 2022 come una stagione ancora in parte segnata dall’incertezza. Ci dobbiamo solo assestare per poter far partire la prossima su basi ancora più solide”.