Suicidi in Veneto, come prevenirli soprattutto tra i giovani Esperti a Verona discutono di cure per chi soffre del «male di vivere», specie tra i giovani. Seminario organizzato dalla Casa di Cura Villa Santa Chiara, giovedì 20-6 dalle 9.30.

Prevenire i suicidi, in crescita tra i giovani, e offrire adeguato supporto a chi desiste o si salva e a chi soffre per il gesto estremo di una persona cara (post-vention).

Suicidi in Veneto: i dati

Il fenomeno dei suicidi in Veneto è allarmante ed è una delle prime causa di morte tra i giovani di età tra i 15 e i 29 anni. Nel 2021 sono stati 355 i suicidi, secondo gli ultimi dati Istat, quasi uno al giorno. La nostra regione, con 6,85 suicidi ogni 100 mila abitanti è al di sopra della media nazionale che si attesta su 5,6.
È fondamentale prevenire il fenomeno, intervenire tempestivamente ai primi segnali e offrire adeguato supporto sia a chi desiste dal gesto estremo o si salva dal tentativo, sia a chi ha perso una persona cara.
Neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti si interrogano a Verona sulle migliori cure da offrire a chi soffre del «male di vivere», durante un seminario di psichiatria clinica “Anatomia di un atto estremo il suicidio tra pre-vention e post-vention”.
L’incontro è organizzato dalla Casa di Cura Villa Santa Chiara, centro di riferimento per la cura di patologie della sfera psichiatrica. L’appuntamento è giovedì 20 giugno dalle 9.30 in Via Monte Recamao 7, Quinto di Valpantena (VR).

I protagonisti dell’incontro

Al seminario interverranno numerosi esperti, tra cui Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente Fondazione Minotauro, Milano; Isabel Fernandez, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, presidente dell’Associazione EMDR Europe Association, Milano; Giulio Perugi — Direttore U.O.C. di Psichiatria 2, Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa.
Le conclusioni saranno di Marco Bortolomasi, psichiatra e responsabile del Raggruppamento, Casa di Cura Villa Santa Chiara, Quinto di Valpantena (VR)