“Pochi lo dicono, ma le prossime elezioni saranno uno spartiacque netto tra chi crede nei pari diritti e opportunità e chi oppone ostacoli culturali e ideologici” dichiara Giorgio Pasetto, +Europa.
“A Verona la “benedizione” del cosiddetto terzo polo ad opera di Elena Bonetti non poteva essere più esplicita: un moderatismo sui diritti civili e sui temi dell’uguaglianza che rasenta il cerchiobottismo. La Bonetti da ministro delle pari opportunità non ha mai preso posizioni nette su questioni come le adozioni gay, in generale i diritti Lgbtgq+, per non parlare di fine vita e cannabis terapeutica.
Certo, temi troppo scomodi per chi vuol fare l’ago della bilancia tra destra e sinistra, insomma per
chi non vuole metterci la faccia. Queste elezioni politiche, dal punto di vista mio e di +Europa, dovranno definire senza equivoci chi sta di qua e chi sta di là. Non c’è spazio per le ambiguità. I figli hanno diritto a vivere nell’amore, senza distinzioni di genere. I giovani hanno diritto a non essere ostaggi del crimine organizzato. Chi soffre ha diritto a decidere sul proprio dolore”.