Studio La Città con grandi nomi dell’arte. Il 28 gennaio si apre l’anno espositivo della galleria Luigi Carboni, Victoria Stoian e Antonio Marchetti Lamera. Uno spazio unico

Si apre l’anno espositivo della galleria Studio La Città e si parla subito di grandi nomi dell’arte contemporanea: Luigi Carboni, con le tele di olio e acrilico di Come code di lucertole, Victoria Stoian con la sua personale dal titolo CodNis e Antonio Marchetti Lamera con i suoi più recenti lavori racchiusi in Echi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco, animeranno infatti le sale dello Studio a partire da sabato 28 gennaio ore 11.00, giornata di inaugurazione delle tre mostre. Allestite in contemporanea nelle diverse sale della galleria, le esposizioni resteranno aperte al pubblico fino all’11 marzo 2023, creando uno spazio unico, un coacervo pieno di spunti e suggestioni per curiosi, appassionati e intenditori.

Luigi Carboni – Come code di lucertole

Caratterizzate da una volontà di ridefinire il concetto di disegno, nelle tredici grandi tele di Carboni i piani si stratificano e si rivoluzione la concezione di spazio prospettico: l’occhio scompone le parti e tenta di decifrare il tratto prevalente, creando corpi scomposti, sproporzionati che emergono da superfici sgargianti. Tali opere, come spiega lo stesso artista, «mettono in discussione la forma nell’istante del suo rivelarsi, sono il tentativo di fissare qualcosa che ogni volta fallisce. Il segno sulla superficie si complica, si infittisce, segni urgenti, segni pulsanti, che si agitano come code di lucertole». Da qui l’origine del titolo e dell’idea che danno vita all’intera mostra.

Victoria Stoian – CodNis

Intimamente legata alla sua terra d’origine, l’artista moldava non impiega alcun disegno preparatorio per le sue tele, che si costruiscono su macchie e campiture stratificate ideate per rappresentare episodi storici, luoghi e persone appartenenti al suo mondo autobiografico. Il titolo della sua mostra nasce dall’unione di due serie pittoriche: Codri Earthquake e Nistru Confines, la fusione delle prime sillabe delle città Codri e Nistru, care alla memoria dell’artista, dà dunque vita a CodNis.

Antonio Marchetti Lamera – Echi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco

Per la seconda volta in esposizione a Verona, Antonio Marchetti Lamera presenta in questa mostra quattro dei suoi lavori più recenti, nei quali l’ombra gioca un ruolo da protagonista. Il percorso espositivo si compone di due polittici – Cronos e Gea – realizzati in carta e che si sommano a Elio, una grande opera circolare anch’essa in carta; conclude il tutto una composizione di nove disegni su carta Amatruda (Trame d’ombra). Giocando sul concetto di tempo e caducità, l’artista fa riferimento all’epoca del III secolo a.C., periodo nel quale l’astronomo Aristarco studiò per primo l’eliocentrismo, fenomeno basato su movimento, metamorfosi e, per l’appunto, ombre e riflessi delle stelle.

La galleria Studio La Città si trova in Lungadige Galtarossa, 21, Verona.
Per ulteriori info sull’evento di opening del 28/1, su orari di apertura e prenotazioni chiamare il numero 045597549 o scrivere alla mail ufficiostampa@studiolacittà.it ; www.studiolacitta.it.

Maria Letizia Cilea