“Le attività di quasi otto miliardi di persone rischiano di rendere il nostro pianeta ostile alla vita delle generazioni future. La possibilità di ridurre i danni esiste ancora, ma richiede uno sforzo rapido e imponente”. Non lasciano spazio a fraintendimenti le parole di Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e noto divulgatore televisivo, in collegamento davanti a una platea di oltre 230 studenti di alcuni Istituti superiori di Verona e provincia. I ragazzi sono stati protagonisti, presso la Camera di Commercio, di “Ricercatori in cammino”, uno degli eventi organizzati dall’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per le malattie infettive e tropicali) in occasione della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette. Per invertire la rotta e salvare la salute del nostro pianeta, quindi la nostra, è necessario, secondo Meercalli, “il passaggio dalle energie fossili a quelle rinnovabili, una maggior efficienza nell’uso e nel riciclo delle materie prime e ripensare la crescita economica che non può essere considerata infinita in un mondo dalle dimensioni limitate”.
A confermare l’influenza dei cambiamenti climatici sulla migrazione delle malattie tropicali oltre i confini di origine, è stato l’intervento del professor Federico Gobbi, direttore scientifico dell’IRCCS di Negrar e direttore del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dello stesso ospedale. “Lo scorso anno in Italia abbiamo registrato nel nostro Paese il record di infezioni autoctone di dengue, cioè in persone senza una storia recente di viaggi in Paesi tropicali: 213 casi che si sono sommati ai 474 di importazione. Nei prossimi anni assisteremo molto probabilmente a epidemie sempre più importanti di questa patologia tropicale negletta, complice l’innalzamento della temperatura che favorisce la sopravvivenza e la proliferazione della zanzara tigre, vettore della malattia, presente da noi dal 1990. Tuttavia non sono escluse epidemie anche di altre malattie tropicali – ha precisato – insieme alle persone, alle merci, e agli animali viaggiano anche gli insetti che trovano un nuovo habitat proprio grazie a temperature favorevoli”.
L’evento “Ricercatori in cammino” è proseguito nel pomeriggio, durante il quale gli studenti hanno effettuato un viaggio virtuale in Asia, Africa e Sud America alla ricerca di virus e batteri, accompagnati da medici e ricercatori del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali. Sono stati installati anche 14 microscopi.
Il programma delle iniziative per la Giornata mondiale delle NTD promosse dall’IRCCS di Negrar prosegue il 30 gennaio, sempre alla Camera di Commercio, con un congresso scientifico in cui esperti nazionali ed internazionali faranno il punto sugli obiettivi fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2030, finalizzati a ridurre l’impatto mondiale delle malattie tropicali neglette.