Strage di via D’Amelio: due miniserie che raccontano la lotta alla mafia

Trentadue anni dalla strage di Via D’Amelio e la ferita è ancora aperta, infetta, pulsante: in occasione di questo importante anniversario, abbiamo selezionato due miniserie che raccontano la lotta alla mafia da non perdere.

Quel 19 di luglio l’esplosivo non spazzò via solo le vite di Paolo Borsellino e di cinque agenti della scorta, ma anche quel fragile filo di speranza che era già sull’orlo di spezzarsi dal 23 maggio quando, a Capaci erano stati uccisi in un attentato simile il collega Giovanni Falcone, la moglie Francesca e tre agenti della loro scorta.

Trentadue anni e le domande sono sempre quelle: quante vite dobbiamo sacrificare ancora? Riusciremo mai a combattere la mafia?

Strage di via D’Amelio, due miniserie da non perdere

In occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, in ricordo di Falcone, Borsellino e di tutti coloro che hanno dato la loro vita o barattato la loro libertà per la lotta, ecco due miniserie televisive che raccontano la guerra contro la mafia.

PAOLO BORSELLINO (Mediaset Infinity)

Un po’ datata, ma ancora una valida miniserie per conoscere meglio la vita pubblica e privata del magistrato Borsellino e, ancora di più, per approfondire l’operato del Pool Antimafia sia dalle sue origini nel 1980.

In sole due puntate dalla durata approssimativa di 90 minuti l’una, questa serie targata Mediaset si addentra nelle vicende salienti che hanno caratterizzato le attività del pool antimafia dal 1980 al 1982, mettendo in evidenza vittorie, sconfitte, criticità e complessità di un operato sempre a rischio di pericolo o sabotaggio. Un racconto lineare ed efficace, che può contare sulle buone interpretazioni di Giorgio Tirabassi (Paolo Borsellino) ed Ennio Fantastichini (Giovanni Falcone), nonché quella di un giovane Elio Germano nei panni di Manfredi Borsellino.

La serie ha debuttato nel novembre 2004 su Canale 5, ma è tuttora disponibile gratuitamente su Mediaset Infinity.

SOLO PER PASSIONE – LETIZIA BATTAGLIA FOTOGRAFA ( Rai Play)

Quel 19 luglio, appena appresa la notizia dell’attentato, un’affranta e arrabbiata Letizia Battaglia corre disperata verso Via D’Amelio con la fedele fotocamera al collo: talmente sconvolgente è lo scenario apocalittico ad accoglierla che Battaglia non riuscirà a scattare neanche una foto.

Rimane, a detta sua, uno dei suoi più grandi rimpianti. Anche questo episodio, come tanti altri della vita della “fotografa contro la mafia” è oggetto di racconto di “Solo per Passione”, miniserie in due episodi diretta da Roberto Andò disponibile su Rai Play che racconta la turbolenta e straordinaria vita di una delle personalità più forti e rivoluzionarie del nostro paese. Ci sono delle imperfezioni, ma poco conta: la buona performance di Isabella Ragonese si mischia sullo schermo ad alcune riprese della vera Letizia, un’ultima apparizione pubblica prima di spegnersi, lasciandoci in eredità centinaia di foto da custodire orgogliosamente.

Per conoscere meglio Battaglia, oltre alle fotografie, consiglio fortemente il documentario “Shooting the mafia” di Kim Longinotto, uscito nelle sale nel 2019.