Nel giorno in cui la Polizia municipale presenta il nuovo, avveniristico telelaser che si avvale dell’intelligenza artificiale, una riflessione la merita il bilancio che domani in occasione della tradizionale festa del Corpo dei vigili, verrà illustrato dal comandante Luigi Altamura. Un bilancio drammatico per quanto avviene sulle strade comunali, un Far West sempre più difficile da arginare nonostante l’impegno di vigili, polizia stradale, carabinieri e guardia di finanza. Soltanto nuove risorse, come ribadisce Altamura, potrebbero aiutare a contenere i comportamenti scorretti e pirateschi di molti guidatori veronesi. Risorse significa più agenti e più pattuglie sulle strade, non solo di giorno ma anche di notte. I dati infatti sono tragici. Dal primo settembre 2022 al 31 agosto 2023 il bilancio fa segnare il record di vittime della strada. Diciassette le persone decedute sulle strade del Comune, il numero più alto dal 2010. In aumento il numero di incidenti stradali rilevati nell’anno appena trascorso: 1.633 contro i 1.585 del 2022. Sono state 1.399 le persone rimaste ferite, 2.981 i veicoli danneggiati e 70 le patenti. immediatamente ritirate ai conducenti che, con il loro comportamento contrario alle norme, hanno provocato lesioni alla controparte. Ma c’è anche un altro preoccupante fenomeno che dilaga: aumenta infatti del 30% il numero di “pirati stradali”: sono stati 79 i conducenti che si sono allontanati dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso ai feriti, ben 27 in più rispetto al 2022.
Più multe per i telefonini. Ogni giorno tolti 76 punti
Ridotte le violazioni sulla tangenziale T4-T9 dopo l’installazione dell’autovelox. Servono più agenti ma anche modifiche alle strade
Ma non è tutto. Aumentano le contravvenzioni per l’uso del telefonino alla guida (280 rispetto alle 224 dell’anno precedente) mentre è notevolmente diminuito il numero di violazioni accertate con autovelox e telelaser che è passato da 79.168 del 2022 a 49.776 del 2023, per la maggior parte accertati dall’autovelox fisso installato in tangenziale Nord T4-T9, teatro di numerosi incidenti stradali legati alla velocità eccessiva anche superiore a 130 km\h. Un dato confortante, dice Altamura, che dimostra l’utilità, quale deterrente, degli strumenti di controllo dei limiti di velocità. Il numero di violazioni accertate direttamente dagli agenti a carico di conducenti che non avevano rispettato il semaforo rosso sono state 455 (in netta diminuzione rispetto alle 1.895 del 2022), per il mancato utilizzo di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per i bambini 382, mentre 229 sono quelle accertate per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope, contro le 272 dello scorso anno. Complessivamente sono stati decurtati 27.788 punti dalla patente (tutti già inseriti in Anagrafe Nazionale dei conducenti grazie al nuovo portale informatico). In pratica, ogni giorno, il Comando decurta circa 76 punti-patente agli automobilisti. Ma la tecnologia con telecamere e autovelox e il lavoro delle pattuglie (poche per carenza di personale) possono garantire strade sicure? Solo in parte: cos’altro si può fare? Molto, come hanno dimostrato esperienze estere e studi di esperti, si può fare in città anche modificando la struttura delle strade. Ci sono vie dove si corre troppo, perché invogliano alla velocità per la loro conformazione. Esistono interventi strutturali molto efficaci da realizzare sulle strade urbane per costringere gli automobilisti a rallentare: dissuasori, aiuole, ostacoli artificiali, chicane di rallentamento e altro ancora. Se molte città stanno pensando di estendere le zone 30, è anche molto difficile che si riesca a rispettare il limite se non si agisce sulla conformazione delle strade stesse. Non solo repressione, sanzioni, norme più severe, dunque, ma molto si può fare anche con la prevenzione da parte delle pubbliche amministrazioni per evitare che si corra in centro città anche ai 70 all’ora.