Micaela Ronconi è la scrittrice veronese che troviamo in libreria con il romanzo AMBRA, che per poterlo raccontare necessita di una prefazione che ci porta al precedente lavoro di Ronconi, dal titolo BLU IMPERFETTO.
«É la storia di tre personaggi, Linda Berrardi, Edoardo Dalpiaz e Cesare Magi, – inizia a raccontare l’autrice – con la protagonista femminile che è alla ricerca del grande amore, convinta che lo troverà in uno dei due suoi amici d’infanzia, andando contro un destino che si presenta difficile e combattivo fin dall’inizio. Linda dovrà subire un dolore cocente e profondo, inflitto da persone di cui si fidava, che superata la delusione la porterà a vendicarsi in maniera pungente, senza però che le sue vittime siano mai consapevoli che è tutta opera sua.»
Ed ora possiamo addentrarci nel parlare del sequel AMBRA
«Linda finalmente è serena, vive a Dubai e sta vivendo l’estasi di un amore bello, avvolgente e giovane quando d’improvviso il destino mescola le carte, con Mathias, il suo compagno, che svela il suo carattere debole, succube e dominato da Dantea Gotti, la madre, donna severa e dal carattere diabolico. Linda, che nel frattempo è diventata mamma e ha deciso di tornare nella sua città natale, dovrà tornare a lottare per far valere la propria dignità e il suo diritto ad essere donna, sposa e madre da rispettare. Derisa e umiliata dalla famiglia Gotti, la trama si sviluppa tra amori, tradimenti e presenze misteriose, che la porteranno a riprendersi ciò che è suo, con abilità ed una nuova spietata vendetta.»
La tua narrazione, che può sembrare rosa, in realtà contiene tracce di avventura, colpi di scena sensazionale, rancori e tradimenti, giusto?
«A me piace scrivere ciò che vorrei sempre leggere se fossi dalla parte del lettore, soprattutto quando all’iniziale leggerezza delle prime pagine si alterna e poi domina la suspence, così da passare velocemente dal rosa al noir. Io ho sempre trovato estremamente entusiasmante unire passione al rancore e le vendette, che a loro modo sono atti d’amore, a volte su sé stessi e, tante altre volte, verso chi non ha meritato l’amore che le è stato riservato, se poi si sono rivelati falsi e cattivi.»
Bella la frase in quarta di copertina “il passato non muore mai. Non è nemmeno passato”.
«La citazione è di William Faulkner e l’ho ripresa perché se in “Blu imperfetto” era forte la presenza delle coincidenze in Ambra, invece, si riaffaccia prepotentemente “il passato”, e questa volta non soltanto della protagonista. E se il passato torna sotto una forma diversa da come lo abbiamo vissuto, delle volte ci dà pace e tante altre volte sconvolge e stravolge.»
E appena si inizia a leggere il libro ci si imbatte in un’altra citazione illustre: “Ho riconosciuto la felicità dal rumore che ha fatto andandosene”
«É di Jacques Prevert e credo che non si potesse iniziare con frase migliore a leggere di AMBRA.»
Possiamo dire che Linda è un po’ Micaela, e viceversa?
«Per la verità mi rivedo poco intraprendente ed impulsiva come, invece, si dimostra in ogni occasione importante Linda Berrardi. Sono una donna tranquilla e molto riflessiva, ma come la protagonista dei miei romanzi, non fatalista, ma convinta che le coincidenze sono sempre delle portatrici di novità.»
Chiudiamo questa intervista chiedendo all’autrice del perché dovremmo leggere AMBRA
«Perché è un libro che nella sua apparente leggerezza riesce a coinvolgere e tenere col fiato sospeso fino all’ultima pagina, e sono certo che piacerà ai lettori della “Cronaca di Verona”.»