Il Verona di Bocchetti continua ad abituare i tifosi a punti di prestigio, questa volta a spese della Juventus capolista, per certi tratti di partita addirittura messa sotto dai gialloblù, apparsi arrembanti e in crescita. La determinazione in campo per ottenere il massimo del risultato è ormai una costante per l’Hellas, che ogni settimana dimostra di potersela giocare con chiunque.
La partita come da pronostico è molto fisica e combattuta, entrambe le compagini si battono senza esclusioni di colpi già dall’inizio. Il primo squillo dei padroni di casa è di Cazzadori che di testa
manda alto di poco sopra la traversa, brivido per i bianconeri dopo due giri di lancette. Avvio in sordina per gli uomini di Montero pressati da un Verona in palla che non lascia spazio per impostare le azioni offensive. Si alternano però le situazioni pericolose prima da una parte con Mancini poi dall’altra con Florio, tentativi però a lato. Prima frazione a ritmi elevati ma con poche nitide occasioni da gol, che hanno lasciato spazio ad intensità e tattica.
Il match si infiamma nel secondo tempo quando, trascorsi sette minuti dalla ripresa del gioco, la Juventus pasticcia in difesa con Daffara che tenta di controllare un retropassaggio, sbagliando però lo stop con il petto. Sul pallone si avventa Gomez che viene steso in area dal portiere bianconero, ammonito dall’arbitro. Dal dischetto si presenta Bragantini che spedisce il pallone alle spalle dell’estremo difensore avversario con un rasoterra a fil di palo. Il vantaggio non è abbastanza per i gialloblù che cercano insistentemente il raddoppio, arrivato su una punizione laterale di Florio, successiva alle conclusioni insidiose di Cazzadori e Bragantini, parate da Daffara.
Esultano però invano gli scaligeri che si vedono annullare la rete del 2 a 0 per fuorigioco. Si scuote la Juve con tutta la qualità dei ragazzi di Montero, che può gioire per il pareggio acciuffato grazie ad una discesa irresistibile di
Galante, il cui cross trova la deviazione in porta di uno sfortunato El Wafi.
Passa agli ospiti, galvanizzati dalla rete del pari, il comando della partita. Aumentano dunque i pericoli per Boseggia, che si fa trovare pronto e dice no a Yildiz, prima di esultare, al triplice fischio, per un punto che vale oro.
Quarto pareggio in cinque giornate per l’Hellas di Bocchetti che, per quanto fatto vedere durante questa prima parte di stagione, avrebbe forse meritato qualcosa in più, ma la sensazione è che la prima vittoria in campionato non tarderà ad arrivare. L’appuntamento è contro la Fiorentina in trasferta il 2 ottobre.
Vittorio Soave