Il segretario di Fratelli d’Italia scrive ai parlamentari
“Il tessuto sociale della famiglia italiana, già molto fragile e penalizzato economicamente e fiscalmente, rischia ora di subire ulteriori, profonde lacerazioni a causa del progetto di legge Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, attualmente all’esame del Senato”. Ciro Maschio, segretario veneto di Fratelli d’Italia e consigliere comunale, è sceso in campo contro il matrimonio gay. E’ partita così la petizione per chiedere ai tutti i deputati e senatori di non approvare il disegno di legge Cirinnà, che istituirebbe, secondo Maschio, il matrimonio gay e aprirebbe alle adozioni gay in Italia. Alla petizione hanno finora aderito una serie di associazioni definite pro-family che vanno da “Voglio la mamma” a “Non si tocca la famiglia”. Maschio lamenta anche che a distanza DI 7 mesi dalla sua approvazione in Legge di stabilità non si riesce ancora ad assicurare il bonus di 1.000 euro previsto per le famiglie con almeno 4 figli che dispongono di un reddito inferiore agli 8.500 euro. “Mentre si apre a discutibili diritti, ha concluso, ” non si riesce a garantire non già una giustizia fiscale a tutte le famiglie, ma neanche un assegno di povertà per le famiglie più indigenti”.