Dopo la grande performance di Gianluca Petrella, la stagione Jazz al Teatro Ristori di Verona prosegue live con il trombonista e compositore Steve Turre, uno dei più importanti innovatori di jazz al mondo.
Venerdì 28 ottobre, alle ore 20, Turre fa tappa a Verona e, insieme al Marco Marzola Trio, porta sul palcoscenico le sonorità sorprendenti del suo jazz maturo e rivoluzionario, al contempo. Un jazz del tutto originale che oscilla tra presente e passato, influenzato dalle origini messicane e americane del musicista, cresciuto nella vivace San Francisco dove ha potuto assorbire influenze mariachi e blues, che hanno reso il suo jazz un “marchio” unico in tutto il mondo. Anche per la sua maestria nel suono delle conchiglie che ha voluto inserire nel suo stile musicale sulla scia di Rahsaan Roland Kirk.
Pluripremiato trombonista, Turre si evolve continuamente come musicista e arrangiatore: nella band Saturday Night Live per oltre 30 anni, attraversa con assoluta padronanza tutti i generi musicali. Un flusso di sonorità senza tempo, il suo, le cui radici affondano nei grandi maestri – artisti del calibro di Ray Charles, Woody Shaw, Tito Puente, Rahsaan Roland Kirk e molti altri – per poi unirsi all’energia dei giovani talenti.
A Verona, Steve Turre sarà accompagnato al contrabbasso e basso elettrico da Marco Marzola, bandleader del Trio Marco Marzola, artista di esperienza che oggi, a New York, collabora con i musicisti più rappresentativi della scena jazz internazionale; al pianoforte da Xavier Davis, primo artista ad aver ricevuto per due volte il prestigioso “New Works Grant” e alla batteria, dal figlio, Orion Turre, uno dei migliori batteristi jazz di New York della sua generazione.