Dovrebbe essere i biglietto da visita della città a fronte dei migliaia di arrivi da tutta Italia e da tutta Europa, ma la stazione di Porta Nuova è in condizioni sempre più critiche. In particolare la situazione dei parcheggi, ridotti al minimo in superficie e in balia di sbandati e sudiciume quello sotterraneo, sono veramente inadeguati per il livello di una città che vuole essere la quarta piazza turistica d’Italia.
Inoltre, per le Olimpiadi invernali del 2026, al di là dell’Alta velocità che non sarà ancora pronta a Verona, a Porta Nuova arriveranno migliaia di turisti, appassionati, magari anche squadre dei vari team internazionali. Ma chi riuscirà ad andare a prenderli? E’ una criticità sotto vari aspetti: quello strutturale perché l’area del parcheggio kiss and ride in superficie ha pochissimi posti e andrebbe ampliato, e quello igienico per il parcheggio sotterraneo.
Il parcheggio in superficie è strettissimo, limitato a una ventina di posti, insufficiente, sempre ingolfato, con genitori, parenti e amici che attendono i loro cari in seconda e terza fila. Perché per una attesa di dieci, quindici minuti, nessuno scende nel parcheggio sotterraneo a pagamento. E anche se si optasse per il parcheggio sotterraneo, che ha il vantaggio dell’autmatismo del Telepass ma è sprovvisto di lucine verdi e rosse sui posti liberi e occupati, comunque poi quando si risale dalle scale ci si trova lontano dall’ingresso in stazione. Inoltre questo parcheggio sotterraneo ha le scale ciomunque aperte e accessibili da tutti, anche dai tanti sbandati che rappresentano il popolo della stazione. E quindi giocoforza si passa in corridoi e scale dove si trovano tutte le tracce del la frequentazione umana: immergere scarpe e trolley in questi residui non è igienico né piacevole. Non è tanto una questione di sicurezza, perché l’area è vigilata con guardie giurate, quanto proprio di decoro e igiene dal momento che le scale sono aperte a tutti, per cui sono sempre più frequenti in clienti del parcheggio che scelgono di utilizzare per entrare e uscire a piedi la rampa delle auto.
Che fare? Se è vero che il piazzale è di proprietà e quindi di competenza di Rfi, comunque il Comune di Verona può fare sentire la propria voce per una sistemazione più intelligente ed efficiente non solo della contorta viabilità ma anche e soprattutto dei parcheggi.
Già adesso la stazione non brilla per i suoi servizi: da tempo manca una edicola per l’acquisto di riviste e giornali, la sala d’attesa non esiste più, molti negozi hanno chiuso a causa di affitti non sostenibili: sarebbe il caso di programmare un ripotenziamento di Porta Nuova per l’aspetto dfel comfort dei passeggeri e la comodità dei veronesi che devono andare a prendere o accompagnare amici, colleghi, persone care. Il biglietto da visita di Verona non è solo l’Arena: per arrivarci si deve passare anche dalla stazione….