“Basta polemiche sulla Statale 12. Ormai siamo in dirittura d’arrivo con la fase progettuale e solo se rimaniamo coesi, lavorando tutti nella stessa direzione, giungeremo velocemente al completamento dell’iter di finanziamento dell’opera”.
Questo l’appello della Vicepresidente della Regione Veneto relativamente alla realizzazione della variante alla Statale 12, un’opera che risponde al bisogno di spostare al di fuori dei centri abitati l’intenso traffico a Sud di Verona.
Si tratta di un’arteria viaria molto complessa, che necessita di una programmazione attenta e scrupolosa, in modo da non comportare impatti su un territorio fragile e delicato come quello in cui è inserita.
“Anas sta individuando il miglior tracciato in accordo con i sindaci e gli enti locali coinvolti, ma ora è alle fasi finali. Sto sollecitando settimanalmente i vertici della società, affinché accelerino i tempi per recuperare i ritardi nella conclusione del percorso progettuale. Parallelamente, stiamo premendo per ottenere da parte del Ministero l’attivazione delle procedure di commissariamento che consentirebbero di velocizzare l’intervento, con la nomina di una figura ad hoc”.
“Ricordo che la Regione, con oltre 1 milione e 650mila euro di risorse proprie, ha finanziato la fase di progettazione preliminare e di progettazione definitiva, mentre Anas ha già stanziato 1,5 milioni per la realizzazione del progetto esecutivo. L’opera è già stata inserita all’interno del contratto di programma fra il MIMS -Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e Anas e nel nuovo contratto del 2022 Anas ha assicurato che verrà finanziata. Il costo totale dell’opera è di oltre 145 milioni di euro”.
Ma nonostante l’appello dell’assessore le critiche non mancano.
Federico Benini, capo gruppo del Pd, ricorda che ”è’ stato Sboarina, e non altri, all’inizio dell’anno in corso, ad annunciare trionfante che il 2021 sarebbe stato “l’anno delle infrastrutture strategiche, tra cui la Variante alla Statale 12 indispensabile per decongestionare dal traffico le zone di Ca’ di David e Borgo Roma. Nè Sboarina né Zanotto possono chiamarsi fuori dalle responsabilità dei ritardi, perché facevano parte della prima amministrazione Tosi che aveva promesso una pronta soluzione per la Variante. Con i risultati che sono sotto agli occhi di tutti’’.
Dal canto suo Tosi ricorda che “Sboarina in questi anni non ha concluso nulla, sparando balle e annunci smentiti dalla realtà. E ha fermato Ikea, che avrebbe finanziato la bretella, che oggi sarebbe fatta. Da Sindaco avevo definito ogni dettaglio”.