Un’unione di Comuni gestita da enti sovraordinati, una promozione studiata, un intervento normativo, una cabina di regia costituita dagli albergatori, piloti del cambiamento. Sono questi gli elementi che si immagina il sindaco di Garda Davide Bendinelli per cambiare rotta dopo una stagione turistica decisamente inferiore alle aspettative.
Se infatti è ancora presto per dare dei numeri precisi, un dato certo c’è: le presenze turistiche sul Lago di Garda, quest’estate, sono state in netta diminuzione. Anche se in troppi non ci vogliono fare i conti.
“Il calo è stato sensibile”, dice Bendinelli. “Si avverte meno di quello che è stato effettivamente perché l’indotto è simile a quello dell’anno scorso. Tutte le realtà del settore hanno aumentato i prezzi e questo ha fatto sì che la differenza di presenze tra questa stagione e la precedente si percepisca poco”.
La situazione non può però essere ignorata.
“La sensazione -dice Bendinelli- è che nel comparto turistico le cose stiano cambiando drasticamente. Tutto quello di cui abbiamo potuto beneficiare fino a poco tempo fa non è più realtà”.
Fa riferimento, il primo cittadino, a più aspetti. Fino a poco tempo fa il Lago di Garda non aveva grandi competitors. L’estate appena passata, invece, ha visto affacciarsi prepotentemente alcuni paesi, dalla Croazia alla Grecia passando per l’Albania, che hanno fatto quest’estate grandi numeri.
L’aumento dei costi delle materie prime, poi, ha imposto un aumento dei prezzi che è stato praticato, come si diceva, da tutte le aziende del settore.
“L’aumento dei prezzi -spiega Bendinelli- è stato inevitabile ed è stato comunque inferiore all’aumento dei costi. Alzare i prezzi ulteriormente, del resto, non è possibile perché le persone non sono in grado di farvi fronte. Il rischio è che non vengano più”.
“Questi due aspetti, concorrenza e aumento dei costi, impongono di rivedere un po’ di cose”, dice Bendinelli. “Da un lato, gli enti deputati alla promozione turistica dovrebbero investire tempo e risorse, cosa che mi pare non stia avvenendo. Serve poi un intervento normativo che favorisca la promozione e lo sviluppo del settore”.
Infine Bendinelli chiama a raccolta i Comuni che dovrebbero riorganizzarsi per poter affrontare il cambiamento. “Immagino un raggruppamento di Comuni, per aree geografiche omogenee, gestito da enti sovraordinati. In questo momento serve pianificazione”.
E mentre la stagione turistica volge al termine il primo atto della prossima passa per l’Associazione degli Albergatori che tra Garda e Costermano riunisce circa una settantina di realtà del settore.