Da una parte il leghista Nicolò Zavarise che in un dei suoi ultimi atti da presidente della Terza Circoscrizione – prima di assumere l’incarico di assessore – vota a favore del nuovo stadio. Dall’altra parte l’ex capogruppo della Lega Vito Comencini “Ci vien da dire”, dicono, per il gruppo consiliare comunale Pd Verona Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani , “la Lega veronese non ha ancora deciso da che parte stare. Lo stesso sindaco in passato era contrario a rifare il Bentegodi, da lui dotato dell’impianto fotovoltaico “più grande d’Italia”, mentre ora è il primo a volerlo smantellare”. Il Partito Democratico ribadisce la contrarietà ad un progetto che metterebbe in croce il quartiere dello Stadio, portandovi sette giorni su sette il caos viabilistico che oggi è confinato ai soli giorni di partita. A questo punto il PD chiede trasparenza. “Chiediamo trasparenza: qual è il destino che ha portato la società proponente il project ad avere sede allo stesso indirizzo della società guidata da Setti, l’unica ad essere d’accordo sul progetto a differenza del Chievo? Chiediamo coerenza: con che faccia Sboarina e Segala vengono in consiglio con una Variante 23 che vanta di aver ridotto le superfici commerciali quando allo stesso tempo propongono 43 mila metri di commerciale ad integrazione del nuovo stadio?”. E’ stata intanto avviata una raccolta di firme contro questo progetto coinvolgendo anche molti commercianti del quartiere. I banchetti saranno sabato al Centro Polifunzionale del Saval al mattino dalle 9.30 alle 12 e nella Sala Civica di Via Brunelleschi al pomeriggio dalle 15 alle 18. Martedì 14 maggio al mattino saremo al mercato del Saval, mentre venerdì 24 maggio terremo una assemblea pubblica allo Stadio. A rincarare la dose ci pensa anche Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. “Gli ci è voluto un po’ di tempo”, dice, “ma alla fine ci è arrivato anche Comencini: il nuovo stadio si dovrebbe reggere su introiti calcistici ed extra calcistici, ma è evidente che i primi non hanno grandi prospettive di crescita, pertanto si dovrà puntare tutti su alberghi, negozi, ristoranti, ecc. ovvero su di un grande parco commerciale sullo stile del progetto di Tosi per l’Arsenale che avrebbe l’effetto di congestionare un quartiere che è già la limite della sopportabilità. A questo riguardo”, precisa, “la nuova legge sugli stadi di renziana memoria dà mano libera ai costruttori permettendo di ottenere facilmente cambio di destinazioni d’uso e aumenti di cubatura su tutta l’area interessata dal progetto. Comencini si accorge inoltre che solo una delle due società calcistiche professionistiche veronesi condivide il progetto… Non a caso la società promotrice, la Nuova Arena Srl, condivide lo stesso indirizzo della sede dell’Hellas in via Francia”. Mercoledì 27 marzo, lo ricordiamo, il sindaco Federico Sboarina aveva reso noti erano stati resi noti i primi dettagli della proposta di project financing formulata da Nuova Arena srl, il cui amministratore è l’ex difensore gialloblu Thomas Berthold, insieme alla società Impresa Generale di Costruzioni Di Vincenzo Dino Spa. La procedura gode di un iter accelerato grazie alla legge sugli stadi che incentiva i privati che si propongono di ammodernare e gestire impianti sportivi. A settembre, stando alle parole del sindaco, si arriverà alla gara per l’affidamento del project financing.