I PRINCIPALI INDICATORI TENGONO E LA PRODUZIONE RESTA STABILE A giugno si evidenzia una sostanziale cautela degli imprenditori, l’incertezza degli scenari incide sulla fiducia

I risultati dell’ultima indagine trimestrale relativa al secondo trimestre 2016 confermano le previsioni prudenti della precedente rilevazione. La produzione infatti risulta stabile e segna un +0,18%. Cautela traspare anche dalle previsioni per il terzo trimestre dell’anno che si mantengono positive con un +0,40% con oltre la metà degli imprenditori intervistati che si aspetta un situazione stazionaria. Segnali incoraggianti emergono dall’utilizzo della capacità produttiva che rimane normale e soddisfacente per il 74% delle imprese. Stabilmente positive le vendite interne ed estere con il mercato domestico che segna un +1,13%, le esportazioni verso i Paesi UE indicano un +1,33% la performance migliore la segnano i mercati Extra UE con un +1,47%. Il comparto dei servizi conferma una situazione di crescita stabile.

Il commento del Vice Presidente per il Centro Studi Alessandro Fedrigoni

“La situazione di generale incertezza degli scenari socio economici non è di aiuto per il clima di fiducia delle imprese. In particolare l’estate si è aperta con la notizia di Brexit che ha aggiunto un punto interrogativo in più sull’Europa e sul futuro economico di diverse aziende. Proprio su Brexit il giudizio degli imprenditori che hanno partecipato alla nostra indagine si divide equamente tra chi pensa che non ci saranno conseguenze per il nostro sistema, chi crede che solo le imprese che hanno attività con la Gran Bretagna risentiranno degli effetti del referendum e chi invece ritiene che a catena anche le altre imprese potranno subire il colpo della decisione inglese. Segnale positivo deriva dal fatto che meno di un imprenditore su 10 (9%) ha già incluso eventuali esiti sfavorevoli in business e pianificazione aziendale. Tutto questo a testimonianza del fatto che le previsioni sono ancora difficili da fare. Quello che traspare è perciò un clima di sostanziale attesa che si ripercuote sulle previsioni per il prossimo trimestre. “Anche se Verona continua nel suo trend positivo da dodici trimestri consecutivi, la crescita stenta a prendere forza e la produzione continua ad alternare scatti in avanti a battute d’arresto che non ci fanno arretrare, ma nemmeno ci proiettano con sicurezza oltre il guado.”