“Lo scorso anno il declassamento, oggi il taglio dei fondi: nel frattempo è cambiato il governo, dunque non è una questione politica come tanto si urlava, non è colpa di un ministero ‘baro e assassino’ prevenuto nei confronti del Veneto e contro il quale si doveva procedere a suon di ricorsi”. Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi commenta il taglio da 1.632 mila euro a 1.520 mila euro dei finanziamenti del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) al Teatro Stabile del Veneto. La riduzione arriva un anno dopo il declassamento da Teatro Nazionale a Teatro a rilevanza culturale. Anche in considerazione di questo Orietta Salemi invita alla prudenza rispetto alla dichiarazione di Zaia di far entrare l’Estate Teatrale Veronese nello Stabile del Veneto: “Lo ripetiamo da tempo: sì a collaborazioni, ma con giudizio e nel rispetto di un’autonomia del patrimonio teatrale veronese che ha una tradizione di tutto rispetto testimoniata anche dai riconoscimenti attuali del FUS” sottolinea Salemi annunciando che proprio il decreto appena pubblicato aumenta i contributi alla Fondazione Atlantide (da 282.098 a 306.171 euro), al Teatro Scientifico (da 48.596 a 53.142 euro) e alla Fondazione Aida (da 171.630 a 176.089 euro). Al contrario di quanto successo allo Stabile. “Il doloroso declassamento dello scorso anno aveva spinto Giunta e Stabile ad attaccare il governo e l’allora ministro Franceschini accusandolo di scelta politica contro il Veneto – sottolinea Salemi -. Ora però arriva questo taglio dei fondi e arriva dal governo targato Lega-M5S.