Il mugnaio Arnold di Potsdam, nel 1700, si chiedeva si vi fosse un giudice a Berlino disposto a rendergli giustizia. Se la stessa domanda, seppur in una situazione totalmente diversa rispetto a quello in cui si trovava il povero Arnold, se la ponesse, oggi, la Sport Management, per quanto riguarda il contenzioso con l’Amministrazione Comunale di Cremona, l’interrogativo riceverebbe una risposta positiva. Al posto dell’illuminato Re di Prussia Federico il Grande vi sarebbe il Consiglio di Stato Italiano. Nel Maggio 2019, il Comune di Cremona aveva deciso di risolvere di diritto la convenzione avente ad oggetto il servizio di gestione del Centro Sportivo di Largo Atleti Azzurri d’Italia a Cremona. La nostra società, certissima della totale legittimità della sua condotta, aveva reagito e, nonostante una iniziale sentenza sfavorevole del T.A.R. Brescia, non si era arresa e aveva deciso di ricorre in appello dinnanzi al supremo giudice amministrativo dello Stato. Con sentenza. n. 2762/2020 la risoluzione contrattuale è stata annullata perché illegittima. Pertanto, Sport Management, fino al 2042, avrà la gestione dell’impianto, come da gara d’appalto vinta a suo tempo dalla società. In tale sede, occorre citare un passo della sentenza che, più di ogni altro, sottolinea le ragioni per cui la società abbia prevalso in giudizio: “in tale situazione l’esercizio del diritto potestativo di scioglimento unilaterale del contratto e prima ancora la condotta dell’amministrazione di diniego del ricorso all’arbitraggio, nonché di intensificazione dei controlli e di concentrazione delle contestazioni in un ristrettissimo arco temporale, appaiono non conformi al principio di buona fede e, correlativamente, espressione di abuso del diritto, nei rapporti inter privati, e di sproporzione dell’attività amministrativa, in relazione all’interesse pubblico sotteso alla concessione del servizio”.
In buona sostanza, il Comune di Cremona ha posto in essere una condotta illegittima, persecutoria e connotata da abusi.
PROF. SERGIO TOSI (Presidente Sport Management): «Finalmente si è chiuso un capitolo nero che in questi mesi ci è costato molto a livello economico e d’immagine. Nei prossimi giorni organizzeremo una conferenza stampa dove potremo dare a tutti la nostra versione di quanto successo. Purtroppo in molte occasioni, circa questa vicenda, non c’è stata chiesta o non c’è stata data la possibilità di replica rispetto alle dichiarazioni del Comune di Cremona, ma ora è giunto il momento di fare piena luce sulla situazione e sulla posizione della nostra azienda. Tutta questa storia ci ha creato grossi problemi anche su molti degli altri impianti che gestiamo, con disagi per la nostra società di assicurazione e notevoli danni anche sugli appalti cui la nostra azienda ha partecipato. Questo perché eravamo obbligati a segnalare questa situazione che in alcune gare d’appalto ci ha danneggiato, costringendoci a difenderci ulteriormente attraverso i nostri avvocati. Il problema più grosso però è che abbiamo avuto un crollo delle iscrizioni a causa del continuo diffondersi di voci relativi all’interruzione del rapporto contrattuale. Voci che ci hanno notevolmente penalizzato e che non trovano fondatezza come evidenziato dalla decisione definitiva del Consiglio di Stato. Questi disagi saranno comunque motivo di valutazione nella richiesta danni che sottoporremo al Comune che, tra l’altro, ci deve ancora versare il contributo economico definito nel contratto di gestione e che, per ora, non è stato ancora onorato».