L’infortunio di Spinazzola ha dominato le prime pagine dei giornali di questi giorni. Vediamo di capire che cosa è successo.
Il tendine più voluminoso e più robusto del corpo umano si origina dalle masse muscolari dei gemelli e si fissa sulla faccia posteriore del calcagno; quando il piede si appoggia al suolo, il tricipite surale, formato da soleo e gastrocnemio, solleva il tallone e conseguentemente l’arto inferiore e il corpo intero, consentendo movimenti fondamentali come la deambulazione e la corsa. Secondo la leggenda, Achille morì per una ferita infertagli da Paride al tallone (calcagno), l’unica parte vulnerabile del corpo dell’eroe, perché non era stata toccata dall’acqua del fiume in cui Teti, la madre di Achille, aveva immerso il figlio per renderlo invulnerabile.
Sebbene sia un tendine molto resistente, se sottoposto a eccessivo sforzo può lacerarsi e arrivare a rompersi. La rottura del tendine di Achille può essere parziale o totale.
Che cos’è la rottura del tendine d’Achille?
Questo tipo di infortunio, tanto più doloroso quanto maggiormente è estesa la rottura, si verifica più comunemente nei soggetti che praticano sport. L’approccio chirurgico è spesso la migliore opzione di trattamento per riparare una rottura del tendine d’Achille. Gli uomini corrono un rischio fino a 5 volte maggiore di incorrere in questo infortunio rispetto alle donne e la fascia di età più colpita è quella tra i 30 e i 40 anni.
Quali sono le cause della rottura del tendine d’Achille?
La rottura di questo tendine – che può essere parziale o totale – è più frequente entro i primi 5-6 centimetri dal punto dove il tendine si inserisce al calcagno. Questo tipo di lesione viene quasi sempre provocata da un improvviso aumento della quantità di stress sul tendine di Achille. Spesso la rottura del tendine di Achille riguarda soggetti che praticano sport. Le lesioni del tendine di Achille si verificano più spesso negli sport caratterizzati da corse, salti e scatti (calcio, basket e tennis).
Trattamento chirurgico o conservativo?
Il trattamento per la rottura del tendine d’Achille dipende dalla gravità della lesione, dall’età del soggetto colpito dall’infortunio e dal livello di attività fisica svolta abitualmente. In generale, nel caso di rottura completa, le persone più giovani e attive optano per l’intervento chirurgico attraverso cui il tendine lacerato viene ricostruito. In caso, invece, di rottura parziale, può essere utilizzato un tutore con lo scopo di tenere il tallone in posizione equina al fine di favorire la guarigione.
Per tornare alla normale attività quotidiana e sportiva, dopo il periodo di riabilitazione, solitamente sono necessari circa 4 mesi.
Giorgio Pasetto