Quanto può durare una “sperimentazione”? Un mese, due, tre, sei? Quanto tempo ci si può impiegare per capire se una cosa funziona o meno? Dipende, certo, ci sono mille variabili. Per capire se una cosa funziona o meno, però, il presupposto è che lo si voglia davvero capire. E se Palazzo Barbieri avesse voluto capirlo, oggi non saremmo alle prese con gli incidenti e il caos legato all’invasione dei monopattini (un migliaio quelli in circolazione, tutti in un colpo, stranezze…). L’amministrazione comunale, avesse davvero valutato la situazione, avrebbe stoppato i gestori, com’è avvenuto a Milano (lì, dopo 6 mesi, torneranno in circolazione a giorni), avrebbe riscritto le regole, comunicato efficacemente ai cittadini cosa si può fare e cosa no, creato parcheggi ad hoc, e solo allora avrebbe dato nuovamente il via libera ai mezzi, valutandone il nuovo impatto. E invece siamo alle prese ogni giorno con episodi di pura follia: monopattinatori che passano col rosso e rischiano di lasciarci la pelle, altri che fanno la gimcana in aree pedonali, altri ancora che scaraventano gli “arnesi” nell’Adige e nei cassonetti, c’è chi viaggia in due, c’è chi lo fa addirittura parlando al cellulare. In mezzo a tale delirio i vigili sono chiamati quotidianamente a limitare i danni, ma gli agenti dovrebbero essere impegnati in ben altre faccende. Non è sufficiente ciò che è accaduto, che accade e che inevitabilmente accadrà, per capire che la “sperimentazione”, così com’è stata pensata (verbo forse improprio) ha fallito miseramente? Evidentemente no, perché la sperimentazione – Palazzo Barbieri tira dritto per la propria strada – durerà fino a settembre 2021. Non siamo assolutamente contrari a priori ai monopattini, ci mancherebbe, che se usati con intelligenza e gestiti in altrettanta maniera da chi di dovere sarebbero un mezzo utile alla città. Dire che è se c’è questo caos è colpa degli incivili non basta, perché la città non può prestare il fianco all’incivilità. E però per un altro anno e mezzo si andrà avanti così. In bocca al lupo a monopattinatori, vigili, automobilisti e pedoni.