Ci sentiamo strani, fragili, insicuri. Sospesi in questo tempo che pensavamo passeggero e che riempie le nostre giornate di ansia e timori.
Ci sentiamo un po’ sperduti, in questo sprofondo infinito, dove siamo piombati e da cui non sappiamo quando usciremo. Ci siamo già illusi una volta, l’estate scorsa. Forse avevamo pensato che l’idea del vaccino ci avvicinasse alla fine del tunnel, prima che la “variante inglese” ci facesse ripiombare nel baratro. Non c’è nulla di sicuro, si va per tentativi, la nostra vita zeppa di forse e di se. Eppure, questo, è il momento della speranza. Del coraggio. Della fiducia. Lo dobbiamo a chi soffre, a chi ha meno, a chi ha perduto. Agli ultimi. Ai dimenticati. A tutti. Buon Natale.
R.Tom.
