Strade deserte, negozi vuoti, vie pedonali a senso unico. L’angoscia, sanitaria e mediatica, fa da cappa a Verona. La stritola. La spegne giorno dopo giorno. In attesa dell’arrivo del grande freddo, metereologico, ché quello dentro le anime è già arrivato da tempo. Dalle istituzioni cittadine solo un invito: “State a casa”. Noi ci stiamo, ma se questo è l’unico rimedio allora cosa li paghiamo a fare i politici? E il Natale: passeremo anche quello da soli? Un po’ di ottimismo, e qualche stilettata, lo ha instillato a Radio Cusano Campus l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
L’INTERVISTA
“Sappiamo che questo è un virus completamente nuovo, lo conoscevamo poco a marzo, ma anche adesso ha tante incognite. In tutto questo la parte clinica, la parte diagnostica, gli sforzi per cercare di evitare lockdown ci impongono di continuare a capire cosa sta succedendo attorno a noi ed è quello che stiamo facendo anche con i test fai da te. Il test in auto somministrazione il cittadino può farlo da solo, riteniamo che una volta validato potrà essere distribuito tramite la rete capillare delle farmacie e questo potrà permettere di avere un maggiore screen e una maggiore sicurezza, anche a scuola e negli ambienti di lavoro. Sui contagi – ha spiegato – sembra ci sia una leggera flessione della curva, ma dobbiamo vedere cosa succederà nei prossimi giorni. La speranza è che stia iniziando la discesa. Per quanto riguarda i decessi, sappiamo che si tratta di persone anziane, purtroppo con quadri clinici già compromessi”. Quanto ai rapporti Stato-Regioni, piuttosto tesi, l’assessore ha detto: “Devono essere di leale collaborazione. La sanità è delegata alle Regioni e ogni Regione ha un modo diverso di gestirla. Più si è vicini al territorio più si possono dare risposte efficaci e tempestive ed è quello che stiamo cercando di fare”.
TENSIONE COL GOVERNO
“Ieri c’è stato l’incontro con le Regioni che hanno proposto meno criteri, in un’ottica di semplificazione, quello che è certo è che quando c’è una classificazione in un colore diverso non è possibile che la Regione non venga neanche informata, questa è sicuramente una cosa che va cambiata”. Oggi nuovo faccia a faccia (virtuale).
ARRIVA IL NATALE
“Credo che le aspettative sulle feste natalizie siano lecite” ha poi sottolineato. “Ormai sono 8-9 mesi che stiamo soffrendo, il pensiero di avere un po’ di luce a Natale è normale e lecito. Ma saranno fondamentali i nostri comportamenti, non possiamo certo pensare che a Natale tutto sia risolto, altrimenti si cadrebbe nella terza ondata. Serviranno senso di responsabilità e senso civico”.