Da anni, cioè da quando lo Stato ha smesso di pagare i debiti astronomici degli enti lirici la Fondazione Arena ha corso verso il baratro. Con alcune gestioni poi, ce l’ha messa proprio tutta per farsi del male. Ora si è arrivati al capolinea. Le urla dei dipendenti sono inutili quanto fuori luogo. Anche loro come i signori del sindacato, hanno gravi responsabilità. La palla, nel momento in cui scriviamo, è nelle mani del ministro Dario Franceschini che a Roma sta per indicare il nome del Commissario governativo per la Fondazione Lirica Arena di Verona. Tra tutti uno è in pole position. É Alberto Mion. Persona degnissima, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Verona, professionista stimatissimo e soprattutto già membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirica. Che significa che il problema lo conosce già, ed anche molto bene. Poi per metterla sul politico è iscritto al Partito Democratico. Fatto che gli fa onore è anche abbastanza inviso ai suoi compagni di partito. Quindi vuol dire che è un figo. É una persona che ama dire le cose come stanno, punto e basta. Speriamo che il Commissario sia lui. Con Mion è probabile, visto il rapporto positivo che ha con il sindaco Tosi, si incominci a dipanare in frettissima questa complicata matassa. La prossima stagione è alle porte.