Standard & Poor’s ha confermato il rating di Cattolica a BBB e l’outlook negativo. L’Agenzia ha confermato il rating a BBB in quanto gli elementi di “financial strength” e “operating performance” rimangono invariati nonostante l’impatto della pandemia da COVID-19 e la volatilità nel breve termine del Solvency II ratio, grazie alla solida performance tecnica. L’assessment before sovereign risk di Cattolica, guidata da Paolo Bedoni, è confermato a bbb+, più elevato di un notch rispetto al financial strength rating BBB, che rimane limitato da quello della Repubblica Italiana, secondo quanto previsto dai criteri dell’Agenzia. L’outlook rimane negativo e riflette quello relativo al debito sovrano della Repubblica Italiana. L’Agenzia ha invece abbassato da BB+ a BB il rating di entrambe le emissioni obbligazionarie quotate emesse dal Gruppo Cattolica a seguito dell’indebolimento del Solvency II ratio di Gruppo determinato dall’attuale situazione dei mercati finanziari generata dalla crisi legata alla pandemia da COVID-19, pur giudicando “remota” l’ipotesi del differimento della cedola.
C’è poi da registrare un comunicato di Cattolica in vista dell’assemblea straordinaria del 27 giugno.
“A precisazione della documentazione e delle informazioni già pubblicate in data 8 giugno 2020 con riferimento all’Assemblea Straordinaria e Ordinaria di Società Cattolica di Assicurazione soc.coop. del 26/27 giugno 2020, si richiama l’attenzione dei signori Soci sulla circostanza che le eventuali istruzioni di voto relative alla proposta di delibera sul punto 5 dell’ordine del giorno della parte ordinaria («Proposta di revoca, per giusta causa, del Consigliere Alberto Minali») non potranno essere prese in considerazione in quanto tale proposta, come risulta dalla Nota di integrazione alle relazioni del Consiglio di Amministrazione sulle materie all’ordine del giorno dell’8 giugno 2020, deve intendersi superata a seguito delle dimissioni del Consigliere Alberto Minali, come verrà dichiarato in sede di trattazione dei lavori assembleari. Deve quindi ritenersi inutile ogni istruzione al riguardo che venisse conferita al Rappresentante Designato”.