E alla fine come si temeva e come anticipato su queste pagine, il sottopasso unificato tra via Dal Cero e via Città di Nimes per il filobus, non aprirà prima di Vinitaly come era stato assicurato da tempo con generoso ottimismo della volontà da parte di Comune e Amt3. Il cantiere, aperto da un anno, per unificare i sottopassi e consentire così il passaggio del trasporto pubblico e del filobus in superficie, si è scontrato con problemi imprevisti che faranno slittare la riapertura, secondo quanto anticipato oggi in conferenza stampa dall’assessore Tommaso Ferrari e dal presidente di Amt3 Giuseppe Mazza, a metà giugno. Questo significa che per tutta la durata di Vinitaly e anche per la visita del Papa del 18 maggio, continueranno i disagi alla viabilità tra la stazione, Porta Nuova e Porta Palio per la chiusura dei sottopassi e la viabilità profondamente modificata.
Il motivo dei ritardi, come spiegato da Ferrari e Mazza, oltre al maltempo di Pasqua, risiede nell’ammaloramento di alcuni muri di contenimento dei vecchi sottopassi costruiti negli anni Novanta: le strutture instabili vanno sistemate e sarebbe stato pericoloso far transitare migliaia di veicoli al giorno e svolgere contemporaneamente i lavori di risanamento dei muraglioni.
Quindi, tutto resta chiuso, i vigili avranno rinforzi da altre città (40 agenti da Padova e anche Trento) per gestire l’enorme mole di traffico che arriverà con Vinitaly and the City già da venerdì e poi da domenica con Vinitaly. E gli automobilisti veronesi dovranno ancora portare pazienza. “Dispiace molto”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Tommaso Ferrari, “purtroppo nei cantieri gli imprevisti accadono e questo non era prevedibile, ora ci concentreremo per finirlo cercando di recuperare le due settimane di ritardo accumulate”.
Tantissime le proteste, che già si erano scatenate sul nostro sito nei giorni scorsi con centinaia di messaggi e commenti. Ora lo scontro diventa politico.
A sostegno della maggioranza, da segnalare l’intervento di Traguardi.
“Purtroppo – si legge in una nota – nonostante l’impegno delle imprese e dei tecnici comunali, il cantiere di via Città di Nimes accumula ritardo per la delicatezza delle operazioni. Siamo consapevoli – dicono al Movimento Civico – degli sforzi che la cittadinanza sta facendo per gestire l’impatto dei lavori, d’altra parte è difficile trovare un’opera pubblica tanto complessa a Verona come quella della filovia, a cavallo di ben quattro amministrazioni comunali. Questa giunta – precisano – si è attivata cercando di recuperare vent’anni di ritardi e mettere la parola fine a una delle principali “neverending story” della città. Non ignoriamo – concludono. che la delusione da parte dei veronesi sarà molta, e la condividiamo anche noi, ma restiamo convinti che i problemi generati da questo e da altri cantieri che apriranno in città nei prossimi mesi saranno ampiamente ricompensati: dopo decenni di immobilismo, Verona torna a trasformarsi e a crescere per diventare una città più vivibile, moderna, efficiente e sostenibile”.
Una figuraccia di fronte ai veronesi
Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Polato, si tratta di “Una figuraccia di fronte ai veronesi e agli oltre 100mila visitatori di Vinitaly”
“Tra la fiera e il fuori-salone in centro storico, Vinitaly attira a Verona oltre un centinaio di migliaia di persone -ricorda Polato-. Di fronte a questa ennesima, straordinaria opportunità di mostrare una città organizzata e all’altezza di grandi eventi internazionali, l’Amministrazione comunale è caduta nell’ennesima, palese dimostrazione di incapacità gestionale e comunicativa. Rimediando una figuraccia sia con i veronesi che con tutto il pubblico della rassegna mondiale dedicata al settore del vino”. Polato ricorda “La sbandierata apertura del sottopasso entro Vinitaly, come da parole pronunciate a metà dello scorso febbraio dall’assessore Ferrari, era evidentemente un annuncio privo di basi solide. Specie se pensiamo che sono bastati alcuni intoppi per far slittare il cronoprogramma. La leggerezza con cui è stato dato l’annuncio del 13 febbraio scorso circa il sottopasso rende inevitabile una domanda: quale credibilità avrà l’amministrazione comunale nel momento in cui dovrà nuovamente informare i veronesi circa sviluppi, progressi e novità in fatto di progetti o lavori che riguardano la mobilità e non solo?”.
Per il parlamentare di Fdi Marco Padovani, “La Giunta Tommasi dimostra ancora una volta di non essere all’altezza delle aspettative dei cittadini. Le promesse fatte sulla riapertura del sottopasso di via Città di Nimes, prima del Vinitaly, sono solo l’ultima di una lunga serie di delusioni per Verona. Il dubbio sulla capacità dell’assessore alla viabilità Tommaso Ferrari di portare avanti opere senza intoppi diventa sempre più concreto. Le sue promesse cadono nel vuoto, mentre il traffico cittadino affronta un’ulteriore sfida a causa della sua inaffidabilità. Verona merita una gestione più seria e competente. Infatti, la situazione attuale, con la mancata riapertura del sottopasso, è il frutto di una politica poco oculata e delle gestioni approssimative dell’amministrazione in carica. Ogni giorno di ritardo è un ulteriore peso sulle spalle dei veronesi, costretti a subire i disservizi di chi dovrebbe garantire una viabilità efficiente e sicura. La promessa della fine dei lavori per metà giugno, sarà l’ennesima bugia?”.
Senza un piano alternativo concreto
Anche da Verona Domani arrivano critiche all’amministrazione: “Verona Domani esprime profonda delusione e amarezza per la mancata apertura del sottopasso di via Città di Nimes, proprio in vista dell’importante appuntamento del Vinitaly. È evidente che il maltempo e gli intoppi tecnici siano solo una parte della verità. Verona Domani sapeva già da tempo che l’apertura non sarebbe avvenuta in tempi utili per l’inaugurazione della prestigiosa Fiera del Vino. Tuttavia, è inaccettabile che la Giunta Tommasi e il sindaco stesso abbiano continuato a mantenere le aspettative alte senza avere un piano alternativo concreto.
La visita di alcuni componenti della Giunta Tommasi sul sito circa dieci giorni fa è stata solo una passerella mediatica, visto che già allora era evidente che i lavori avrebbero subito un ritardo. È un comportamento irresponsabile verso i cittadini e i visitatori del Vinitaly, che si trovano ora a dover fronteggiare ulteriori disagi e ritardi nel traffico”.
Per la Lega si tratta della “Ennesima brutta figura per l’amministrazione comunale: dopo aver annunciato in pompa magna la riapertura del sottopasso di via città di Nimes prima del Vinitaly (senza però le rampe laterali che sarebbero stata l’unica utilità per smaltire il traffico verso e dalla Fiera), ora la Giunta si rimangia la parola e con buona pace dei veronesi rimanda nuovamente la data di fine lavori” afferma il consigliere comunale della Lega Nicoló Zavarise. Il capogruppo punta il dito su “carenza di comunicazione, gestione fallimentare della viabilità, che da oltre un anno sta causando criticità affrontate in colpevole ritardo e mai risolte, date di riapertura annunciate a caso, ennesimo scaricabarile sulle responsabilità (fattori esterni?); il tutto senza mai nemmeno una volta chiedere scusa ai cittadini veronesi, che ancora una volta subiscono sulla propria pelle inefficienze diventate croniche”. Insomma, “un disastro annunciato se pensiamo alla gestione complessiva dei cantieri” conclude Zavarise “Ponte Nuovo, il sottopasso, le ciclabili promesse e mai iniziate… Servono efficienza e competenza, non improvvisazione. I cittadini veronesi meritano rispetto”.
Per fare il punto sui lavori del sottopasso Città di Nimes, Daniele Polato insieme ai parlamentari e consiglieri di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti, Marco Padovani, Maddalena Morgante, Maria Fiore Adami, Leonardo Ferrari e Massimo Mariotti, organizza una conferenza stampa per domani, sabato 6 aprile, alle ore 10 vicino al cantiere di Città di Nimes.