“Ulteriore sostegno alle persone con disturbi dello spettro autistico”.
Si intitola così la mozione presentata dal consigliere regionale Filippo Rigo, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
“E’ una mozione con tre obiettivi – spiega Rigo – impegna la giunta regionale alla formazione degli operatori pubblici, come ad esempio i vigili e le forze dell’ordine che hanno diretto contatto con questo tipo di utenza. In secondo luogo si prevede il supporto, anche tramite l’erogazione di contributi, ad enti locali, organizzazioni afferenti al terzo settore e istituzioni scolastiche, per avviare progetti finalizzati alla sensibilizzazione e formazione sulle tematiche legate ai disturbi dello spettro autistico.
Infine – conclude il consigliere regionale veronese – la mozione impegna la giunta alla garanzia di un miglior raccordo e coordinamento tra tutte le aree operative del territorio regionale coinvolte negli interventi e servizi relativi all’autismo, per migliorare le prestazioni della rete dei servizi e assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali nel corso della vita della persona affetta da disturbi dello spettro autistico”.
“La mozione – aggiunge Rigo – nasce dall’ascolto e dalla raccolta d’istanze sul territorio che ho avuto modo di compiere grazie a vari incontri e contatti, con i referenti delle associazioni e istituzionali, come Coordinamento Autismi Verona, la consigliera comunale di Verona, Laura Bocchi, Vice presidente della Commissione comunale Politiche Sociali e sanitarie, per la collaborazione in tal senso. A Verona, è bene ricordarlo, vi sono due centri di eccellenza per la cura dell’autismo, unici nella nostra Regione, come il Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e il Centro Diagnosi Cura e Ricerca per l’Autismo dell’Azienda Ulss 9. Oggi però miriamo a un passo in più – prosegue Rigo – in un’ottica di miglioramento delle rispettive potenzialità, cioè un unico coordinamento tra i due centri per l’ottimizzazione del trattamento dei pazienti e dell’impiego delle risorse disponibili”.
“Sono convinto – prosegue il consigliere regionale – sia necessario sostenere, con azioni mirate alla valorizzazione e inclusione delle persone con disturbi dello spettro autistico, iniziative volte a sensibilizzare la comunità locale sul tema dell’autismo, e questo per far sì che ogni singolo cittadino possa farsi portatore e promotore di conoscenza su questi disturbi, al fine di ridurre e rimuovere limiti e barriere culturali ancora esistenti”.