“Una grande famiglia” operativa nel servizio di emergenza h24, 7 giorni su 7. Una realtà che si è evoluta e distinta nel corso degli anni, garantendo la presenza fissa di un medico anestesista e infermiere professionale e soprattutto dei volontari pronti a dedicare il proprio tempo per aiutare il prossimo. L’S.O.S. Servizio Operativo Sanitario, attivo nel Comune di Sona, rappresenta un punto di riferimento per tanti giovani della comunità, che uniscono il volontariato alla ricerca di valori di solidarietà, di lealtà, di impegno nel sociale. A raccontarci di cosa si occupa nello specifico questa realtà è il Presidente Andrea Baldessarini.
Come è nata la vostra realtà?
La nostra associazione è nata nel 1990, dall’unione di un gruppo di volontari operanti in altre croci, desiderosi di portare un servizio di emergenza anche nel comune di Sona, che all’epoca ne risultava scoperta, e di una famiglia che, dopo la dolorosa perdita di una figlia, decise di sostenere la nascita del progetto con la donazione di un’ambulanza. Il 22 luglio 1990 nasce così la nostra associazione volta al servizio di ambulanza per il soccorso e trasporto feriti.
Qual è la mission dell’associazione?
La nostra mission è riassunta nella carta dei valori dell’associazione che comprende molti principi, tra i quali la solidarietà e lo spirito di squadra.
Su quale territorio operate?
Il nostro territorio di competenza è Sona e provincia.
Avete in cantiere progetti di cui vorreste parlare in particolare?
Abbiamo in progetto un nuovo corso per volontari che partirà il 24 gennaio, con la serata di presentazione, aperto a tutta la popolazione, che comprenderà una parte teorica divisa in vari punti, e successivamente la parte pratica in cui verranno spiegate le tecniche di rianimazione cardio polmonare, i vari presidi in dotazione, per poi arrivare alla parte degli scenari in cui gli allievi dovranno mettere in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti. Oltre al corso per il Volontario attivo in ambulanza, si stanno cercando Volontari da inserire nel gruppo di Protezione Civile e che saranno di supporto ai nostri volontari che gestiscono i trasporti sociali.
Mi racconta una “storia virtuosa” sorta grazie al contributo della vostra realtà?
Nel corso degli anni sono molte le storie che si potrebbero raccontare, ma per noi nessuna è più importante di altre, è l’unione di tutte che ci rende orgogliosi di poter rendere un servizio utile e fondamentale alla comunità.
Di che tipo di supporto avete maggiore bisogno?
Abbiamo sempre bisogno di ragazzi che abbiano voglia di entrare a far parte della nostra grande famiglia, per poter dare sempre il meglio e crescere come associazione. Sicuramente anche il sostegno per quanto riguarda l’aspetto economico non è da trascurare. Ad esempio, le attrezzature che abbiamo in dotazione sono molto costose e mantenerle sempre aggiornate è un onere importante da sostenere.
Cosa vi augurate dal futuro per la vostra realtà?
Ci auguriamo di poter crescere sempre di più come realtà, di poter portare avanti tanti progetti per sensibilizzare la popolazione e le scuole riguardo diverse tematiche a cui teniamo particolarmente, come la violenza sulle donne, tecniche di primo soccorso e rianimazione per cittadini e per le scuole superiori. Ci definiamo una grande famiglia, fatta di ragazzi giovani e appassionati, e per il futuro non possiamo che sperare di accogliere altre persone con cui portare avanti le attività di volontariato.
Stefania Tessari
puntata numero 23