Sorride il Caldiero, piange la Clivense. Stati d’animo contrapposti per le due veronesi di serie D.
I termali raccolgono il terzo successo consecutivo contro la Tritium. Nella ripresa sono le reti di capitan Lorenzo Zerbato e del baby Nicolò Gobetti a scardinare la difesa dei milanesi.
Una vittoria che proietta la formazione del presidente Filippo Berti al secondo posto della graduatoria a due punti dalla capolista Arconatese. Superati così gli ostacoli Casatese, Caravaggio e Tritium saranno le prossime due gare a testare, probabilmente, le ambizioni del Caldiero. Sabato in anticipo contro il Desenzano che, dopo un mercato estivo importante, ha piazzato il colpo grosso tesserando l’ex attaccante del Chievo Alberto Paloschi già a bersaglio nel pareggio che i bresciani hanno raccolto contro il Club Milano. C’è poi il turno infrasettimanale e al Berti arriverà proprio l’Arconatese.
Intanto in casa Caldiero ci si gode questa buona partenza. “Abbiamo giocato davvero una grande partita – afferma il tecnico Cristian Soave – i ragazzi sono stati bravissimi nell’interpretarla. Di fatto era la terza di sette giorni, quella che, francamente, temevo di più. La squadra, invece, non ha avuto nessun calo né mentale né fisico. Abbiamo avuto pazienza, non ci siamo mai sbilanciati cercando a tutti i costi la rete. Partite così sono pericolose proprio perchè offri l’opportunità agli avversari di una ripartenza.
Bravi, davvero bravi”.
Affonda, invece, la Clivense. Al Borgo della Vittoria di San Martino la Pro Palazzolo piazza un poker.
Bresciani subito avanti con la rete di Tremolada, Clivense brava a rialzarsi con la rete del pareggio firmata dal giovane Edoardo Colferai ma incapace di reagire al nuovo vantaggio degli ospiti siglato da Boschetti a cui segue immediato il tris di Ravasi. Nel finale una rete di Cuel rende ancora più pesante il passivo per i ragazzi del presidente Sergio Pellissier. Davvero pesante il commento finale di mister Riccardo Allegretti.
“Cosa non è andato? Tutto non è andato. Quindi dopo una prestazione del genere c’è solo da vergognarsi, l’ho detto ai ragazzi ma senza alcun timore. Non è un giudizio nei loro confronti. Siamo un gruppo e dobbiamo esserlo sempre.
È stata una prestazione ignobile sotto tutti i punti di vista. Abbiamo perso distanze, contrasti. Tutto quello che di buono si era visto, l’abbiamo rovinato in questi 95 minuti.
Perciò non servono parole per descrivere ciò che abbiamo visto in campo. L’avversario oltre ad averci battuto, sotto certi punti di vista ci ha umiliato. Che ci serva da lezione”.
Clivense che ora è attesa dal riscatto, trasferta in terra bergamasca contro il Villa Valle che in classifica è appaiata ai veronesi con quattro punti sinora raccolti.
Mauro Baroncini