“Obbligato con 4 figlie…”
“Stefano Sorrentino, ex portiere del ChievoVerona, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per raccontare un simpatico aneddoto risalente al match contro la Juventus: “Perché non ci siamo più scambiati la maglia con Ronaldo? Era un po’ arrabbiato, è un campionissimo, non vuole mai perdere. Non aveva fatto gol, non era contentissimo. Io ero con il mio amico Dybala: mi ha fatto i complimenti, ma era molto scuro in volto. Alla fine ho preso la maglia di Paulo”.
L’ex estremo difensore clivense ha parlato anche di come sta affrontando questo periodo di quarantena: “Ho la fortuna di avere 4 figlie, ho quantità industriali di compiti. Ci dedichiamo all’allenamento nel pomeriggio, mi sto esercitando in cucina grazie a mia moglie. Meglio la salvezza o stare in casa con 5 donne? Tutta la vita una salvezza all’ultimo secondo, con due mesi in ritiro (ride, ndr). Ho fatto tre presenze e un gol nella mia nuova squadra, con due assist. Speriamo di ripartire, la salute è al primo posto. Il resto ora non conta”
Nibali: “La bici a riposo”
Vincenzo Nibali applaude il maglificio Santini, che ha deciso di riconvertire la produzione per realizzare le mascherine anti contagio. Lo stabilimento ha sede a Lallio, a pochi chilometri da Bergamo: una delle zone più colpite dell’epidemia di Coronavirus.”L’inziativa della Santini è davvero encomiabile – le parole all’ANSA dello Squalo, che quest’anno corre per la Trek-Segafredo, una delle squadre griffate Santini -. L’iniziativa rappresenta al meglio lo spirito dell’azienda. Non posso che fare a Monica e Paola Santini i miei complimenti per l’idea fantastica e per il coraggio in un momento così difficile. Sono un bellissimo esempio dell’Italia che lotta e reagisce in questi giorni di grande tormento per tutti noi”.Sullo slittamento delle Olimpiadi: “Non cambia le mie aspirazioni e, fin da ora, posso affermare che programmerò la preparazione per arrivare prontissimo all’appuntamento. Il Cio ha fatto la scelta giusta. In questo momento il mondo deve concentrare tutti gli sforzi per combattere l’emergenza. Lo sport può aspettare”.
Zanetti è molto scettico
E’ molto scettico sulla ripresa del campionato, il vice-presidente dell’Inter Javier Zanetti che ha espresso tutto il proprio scetticismo riguardo alla possibilità di ripartire: “Sinceramente pensare oggi alla ripresa è molto difficile. Fino al 13 aprile restiamo a casa, è la cosa più giusta da fare. È molto difficile pensare a un ritorno in campo, chi dovrà prendere le decisioni dovrà stare attento. Si tratta di salute”.
L’ex capitano nerazzurro si è soffermato sullo stato d’animo dei giocatori con i quali è in continuo contatto: ”Non è un interruttore che si accende e si spegne, bisognerà vedere l’aspetto psicologico dei giocatori. Percepisco la loro preoccupazione e bisogna tenerne conto, sono esseri umani che hanno famiglia. Io lavoro da qui, in contatto con il mister, Lele Oriali, i ragazzi e gli altri dirigenti: stiamo lavorando per soddisfare le esigenze dei nostri partner che hanno puntato su di noi. Però, non è detto che il giorno dopo la fine della quarantena, tu abbia gà voglia e stimoli per giocare. C’è gente che ha perso amici, parenti, gente di famiglia… Non sono cose da sottovalutare, queste…”