Soroptimist a sostegno delle donne Un appuntamento inserito nel programma della Giornata contro la violenza sulle donne

Soroptimist International Club di Verona scende in campo a sostegno delle donne vittime, o potenziali vittime, della violenza di genere. Un impegno non certo nuovo per l’associazione scaligera, che nell’annata 2023, sotto la guida della presidente Giovanna De Finis, segna un giro di boa che guarda ad un approccio al problema sempre più corale e diffuso. Attraverso, cioè, progettualità create in sinergia con tutti gli enti e le professionalità del territorio deputate ad accrescere sia una cultura della prevenzione, che investa soprattutto sui giovani, sia ulteriori azioni di contrasto al “fenomeno”. Dalla collaborazione con il Liceo dell’Educandato Statale Agli Angeli, la Questura di Verona, l’Associazione SAM-Sistema Autodifesa Multisport e la psicologa Cristina Turato, è nato un progetto in tre step, che ha previsto un primo momento di formazione rivolto a 30 studentesse e studenti dell’Educandato Agli Angeli (la 4^ B Liceo classico Arti Sceniche e beni culturali e la 4^ R del Liceo scientifico) svoltosi tra ottobre e novembre. Al quale il 27 novembre seguirà il secondo step, ossia l’inaugurazione della Stanza tutta per sé presso la Questura di Verona. Mentre il terzo tassello, sarà l’evento conclusivo «Donne e uomini uniti in “Social catena”», di mercoledì 29 novembre, ore 18, presso lo stesso istituto scolastico di via Cesare Battisti. Un appuntamento aperto all’intera cittadinanza, inserito nel programma della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne 2023 promossa dagli Assessorati Parità di Genere e Pari Opportunità del Comune di Verona.
«Siamo partiti dall’organizzazione di un corso di formazione sulla violenza di genere», riepiloga meglio De Finism «cui hanno preso parte 30 ragazze e ragazzi dell’Educandato Statale Agli Angeli, volto a offrire loro lezioni teorico-pratiche per “riconoscere, prevenire e contrastare” la violenza di genere (tra i docenti il Commissario Capo della Polizia di Stato Elisabetta Accardo, la vice questore Oria Sgobba, la psicologa e psicoterapeuta Cristina Turato e il Luogotenente Maurizio Alonge, istruttore di difesa personale), svoltisi in classe e in palestra». Per poi contribuire alla nascita della seconda Stanza tutta per sé sul territorio di Verona. «Un luogo di ascolto protetto delle donne intenzionate a sporgere denuncia, che sempre il Soroptimist Club Verona aveva fatto sorgere presso la Caserma dei Carabinieri di via Salvo D’Acquisto anni fa, sotto la presidenza di Silvia Zenati, e che tra qualche giorno, stavolta su input della socia Paola Pellini, vedrà la luce anche presso la Questura di Verona». Ma la grande attesa resta per l’incontro-spettacolo di carattere culturale, divulgativo e performativo del 29 novembre, che dopo i saluti del dirigente dell’Educandato Agli Angeli Mario Bonini, della presidente di Soroptimist Verona Giovanna De Finis, e del Questore Roberto Massucci, vedrà l’intervento dell’autrice Alessia Gazzola dal titolo Relazioni tossiche e abusive tra narrativa e realtà, seguito da intermezzo musicale del pianista Stefano Augelli e del soprano Sara Silingardi, e dalla messa in scena dello spettacolo teatrale Il sogno di una donna: il diritto di scegliere. Lavoro a cura degli studenti di Ars Theatrandi (2^3^4^ e 5^B del Liceo Classico Arti Sceniche Agli Angeli), con la partecipazione del gruppo Ensemble Liceo Coreutico, per la regia di Andrea de Manincor e Sabrina Modenini, e coreografia di Sofiya Hristova, il cui testo è risultato vincitore del Premio come “Miglior testo Scritto” al IX Festival del Teatro di Valeggio sul Mincio.