C’è stato un tempo in cui Flavio Tosi, allora uomo forte della Lega Nord e per questo mal sopportato dal capo Umberto Bossi, e Giorgia Meloni, fresca dell’esperienza al ministero della Gioventù, erano vicini a formare un ticket per tentare di rifondare il centrodestra dopo la rovinosa caduta del l’ultimo governo Berlusconi. Tosi al Nord, la Meloni al centro-Sud. Eravamo a cavallo tra il 2012 e il 2013 e tutti nel centrodestra invocavano (vanamente) un giorno sì e l’altro pure le primarie per stabilire il futuro candidato premier. Non se ne fece nulla, ma a distanza di qualche anno le strade della Meloni e di Tosi sono tornate in qualche modo a incrociarsi. In Se nato, per Fratelli d’Italia, c’è l’ex assessore tosiano Stefano Bertacco e alla Camera Verona è rappresentata da un altro ex tosiano, Ciro Maschio. La novità di giornata è l’adesione a Fratelli d’Italia di Andrea Miglioranzi, scudiero dell’ex sindaco di Verona ritornato alla vecchia Fiamma, quella tricolore. L’ex presidente di Amia potrebbe essere candidato alle regionali dell’anno prossimo. Chi domenica si giocherà un seggio europeo è Massimo Mariotti (pure lui un passato da tosiano), storico militante di destra che vanta rapporti diretti con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National. Proseguiamo. In Fratelli d’Italia è appena entrato ufficialmente anche Gigi Pisa (un tempo tosianissimo) il cui bacino elettorale in città, nonostante i tempi in cui militava nella Lega siano lontani, rimane ancora buono. Tra i meloniani c’è Massimo Giorgetti, vicepresidente del Consiglio regionale, che assieme al fratello Alberto alle comunali 2017 aveva lavorato duramente per il successo, mancato, di Patrizia Bisinella. La settimana scorsa Giorgetti ha partecipato a un incontro elettorale col candidato leghista Paolo Borchia e con Sergio Berlato, pure lui in lista per Bruxelles, però per Fratelli d’Italia. Co me riportato dal nostro giornale, Tosi starebbe lavorando per portargli voti, fatto che potrebbe sembrare singolare alla luce dei rapporti non certo idilliaci tra i due. E però i bene informati sostengono che Tosi, per tentare di riabilitarsi nel centrodestra in vista delle amministrative 2022, unico suo vero obiettivo, voglia riavvicinarsi alla Meloni, che però aspira a creare un polo nazionale sovranista con Salvini. Per il quale Tosi è e rimarrà solo un vecchio ricordo e neppure tanto piacevole.